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Rimosso il pannello in memoria di Enzo Castrignano, l’Osservatorio: «Vergogna»

La Redazione
Il pannello dedicato a Enzo Castrignano apposto sotto la stele dedicata ai Costruttori di Pace
Era stato apposto nei giorni scorsi sul monumento dedicato ai Costruttori di Pace sul molo di Ponente ad un anno dalla scomparsa del medico giovinazzese
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Il pannello di plexiglas in memoria di Enzo Castrignano ad un anno dalla sua scomparsa apposto alla base del monumento dedicato ai Costruttori di Pace sul molo di Levante è stato rimosso. L’operazione – secondo quanto afferma l’Osservatorio per la legalità e la difesa del bene comune in un post su Facebook -sarebbe stata effettuata dai Vigili per una presunta segnalazione di danneggiamento di monumento pubblico.

«Vergogna! – attacca l’Osservatorio – È stato rimosso il pannello in plexiglas apposto in questi giorni alla base della Stele per ricordare il compianto Enzo Castrignano. Un piccolo omaggio posto su quella stele, che Enzo ha così fortemente voluta e desiderata fino negli ultimi giorni di vita. Dinanzi ad un atto grave, ad uno sgarbo ignobile fatto ad una persona deceduta e a tutta la città che ha conosciuto, stimato e amato il caro Enzo non si può che pensare ad un atto vandalico! E invece no! Non di furto si è trattato, ma della rimozione del pannello mobile operata dai Vigili su segnalazione di avvenuto danneggiamento di monumento pubblico da parte parrebbe addirittura di un consigliere comunale! Ma quale danneggiamento?? Chi ha deciso di intervenire, perfettamente a conoscenza dell’iniziativa dell’Osservatorio, per esserne stato informato sia tramite i social che attraverso formale lettera pec, ritiene dunque che chi la stele l’ha voluta, pensata, progettata, realizzata (e pagata), cioè noi, improvvisamente impazziti, avremmo deciso di danneggiarla!! È del tutto evidente che questa motivazione non sta in piedi e, purtroppo, le ragioni della vergognosa rimozione di quel pannello appaiono adesso ben altre e particolarmente ignobili! Tra l’altro, questa lodevole foga di “risistemare” la stele mal si concilia con la circostanza che da mesi abbiamo segnalato che il monumento è al buio. Qualcuno si è affanato a cambiare il faretto? Nessuno! Adesso il foglio di plexiglas che riporta un saluto ad un defunto tanto caro alla città, è stato subito rimosso! Se chi ha odinato di farlo avesse avuto la prudenza, non dico la cortesia, di interpellarci, avrebbe saputo che la stele, da progetto, è stata predisposta per accogliere alla base un pannello mobile per veicolare, in momenti e occasioni particolari, frasi e insegnamenti di don Tonino o di Altri, per farne così non un monumento “morto”, ma un totem parlante, in favore della città. È previsto, ad esempio, che in occasione della prossima marcia diocesana della pace, la stele riporti una frase sul tema, e così via per eventi e occasioni particolari. Nessuno invece, prima di intervenire, si è peritato di capire e conoscere. È prevalsa la volontà di censura, di tornare a colpire un uomo, anche da morto. Solo vergogna»

venerdì 17 Gennaio 2020

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