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Piazzetta Stallone, “Amici dell’ambiente”: «Noi sempre contrari alla velostazione»

La Redazione
Piazzetta Stallone
«Nell'incontro con il Sindaco chiesto che fossero effettuati interventi di riqualificazione del verde; fornite solo indicazioni limitate alla scelta di essenze arboree da piantare nelle tre aiuole»
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«Grande sconcerto ha provocato ieri (nei giorni scorsi, ndr) negli ambientalisti il taglio degli alberi in piazza Stallone, effettuato per far posto alla velostazione tanto voluta dal Sindaco quanto avversata, sempre, dall’Associazione Amici dell’Ambiente della Flora e della Fauna, al fine di evitare lo scempio perpetrato». Inizia così una nota dell‘Associazione ambientalista del professor Volpicella sulla vicenda della rimozione degli alberi in piazzetta Stallone, operazione necessaria per la costruzione della nuova stazione di bike-sharing.

In merito ai lavori che sarebbero stati effettuati nella piazzetta il sindaco Depalma ha rivelato di aver avuto un confronto con l’associazione stessa. Un incontro di cui l’associazione intende chiarire alcuni aspetti: «Anche nell’incontro del 17 dicembre u.s. – prosegue l’Associazione – tenutosi presso la sede comunale – i cui contenuti sono stati in maniera trasparente resi noti col “Comunicato alla cittadinanza”, inviato a tutte le teste giornalistiche locali e finora pubblicato soltanto da GiovinazzoLive il 17/12/2019 -, l’Associazione ha fermamente ribadito la propria contrarietà alla costruzione della velostazione nella piazzetta Stallone (individuando finanche altro luogo certamente più idoneo nei pressi della stazione), contestando l’utilizzo improprio di un’area destinata a verde pubblico. Ha ulteriormente rimarcato che venissero effettuati solo ed esclusivamente interventi di riqualificazione del verde esistente come, negli anni scorsi, è stato fatto per l’area prospiciente la ferriera in via Agostino Gioia. Pertanto l’Associazione, in quella sede, ha fornito solo indicazioni limitate e circoscritte alla scelta di essenze arboree da piantumare nelle altre tre aiuole».

«In tutta questa operazione di trasformazione dell’area – conclude l’Associazione – i cittadini e l’associazione mai sono stati coinvolti e hanno dovuto soltanto subire un progetto calato dall’alto. Gli abitanti del quartiere, peraltro, hanno manifestato il loro dissenso sia firmando la petizione, sia partecipando all’incontro di quartiere della scorsa estate, dove hanno clamorosamente contestato le decisioni già prese».

sabato 11 Gennaio 2020

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