Attualità

Coldiretti denuncia l’invasione di parassiti “alieni”

La Redazione
Aleurocanthus spiniferus
La Drosophila Suzukii​, arrivata nella nostra regione nel 2012, probabilmente portata con le merci provenienti dall'Estremo Oriente​, colpisce ciliegie e frutti con colorazione dall'arancio al rosso​​
scrivi un commento 17

Per i cambiamenti climatici in atto, il surriscaldamento e lenbarriere comunitarie colabrodo sono arrivati in Puglia parassitin”alieni”, mai visti prima, che si sono accaniti su alberi, piante enfrutti, dalla Drosophila Suzukii dei frutti rossi all’Aleurocanthus spiniferusnche attacca agrumi e vite, dalla Xylella degli ulivi al punteruolo rosso che hanfatto strage di decine di migliaia di palme fino alla Tristeza degli agrumi. Ènl’allarme lanciato da Coldiretti Puglia, in occasione dell’incontro a Gioia delnColle per denunciare l’invasione dei moscerini della frutta (Drosophila SuzukiinMatsumura), arrivati nella nostra regione nel 2012, probabilmente portati connle merci provenienti dall’Estremo Oriente.

«Colpiscono le ciliegie e i frutti con colorazione dall’arancional rosso e gli effetti si vedono solo in un secondo momento sui fruttinraccolti. L’invasione di virus e insetti alieni impone una strategiancomplessiva della Regione Puglia contro le numerose e incontenibili malattiendelle piante che arrivano in Puglia attraverso le frontiere colabrodo dell’Ue,nche sia improntata su una tempestiva quanto efficace azione di prevenzione encontenimento, per non mettere a repentaglio il patrimonio arboreo e produttivonpugliese, già messo seriamente a dura prova», denuncia il presidente dinColdiretti Puglia, Savino Muraglia.

Il moscerino Drosophila Suzukii causa danni gravi enirreversibili su diverse specie produttrici di frutta con buccia sottile comenciliegie, fragole e l’uva nei vigneti, si sta diffondendo indisturbato innassenza di efficaci antagonisti naturali ed è già stato individuato in 12nregioni italiane e in 13 Paesi europei. Secondo Vincenzo Verrastro e NuarainBaser del centro di ricerche Ciheam di Bari, le attività di monitoraggio encontrollo sono determinanti, perché l’infestazione registrata nel 2015-2016 sinmanteneva nella forbice tra il 3 il 16%, mentre nel 2019 si è allargatanesponenzialmente dal 18 al 100%, dove le varietà Ferrovia e Lapins sononrisultate particolarmente esposte. Per i ricercatori la complessità delnproblema è legata all’impossibilità di verificare i primi sintomi dell’infestazione anocchio nudo, alla mancanza di strumenti efficienti per il controllo, con lanconseguente perdita del valore commerciale del prodotto dopo 1-2 giornindall’avvenuta ovideposizione e perdita economica del prodotto fino all’80%.

«In provincia di Bari, Bat, Lecce, Taranto e Brindisi, secondonle rilevazioni degli ultimi mesi di BugMap, è stata segnalata la presenza dellancimice asiatica – aggiunge il presidente Muraglia – particolarmente pericolosanper l’agricoltura perché prolifica con il deposito delle uova almeno due voltenall’anno con 300-400 esemplari alla volta che con le punture rovinano i fruttinrendendoli inutilizzabili, col rischio di compromettere seriamente parte delnraccolto. La Puglia non può permettersi l’invasione di altri virus alieni, doponla “tristeza” degli agrumi, il punteruolo rosso, fino ad arrivare alla Xylellanfastidiosa. L’invasione dell’Aleurocanthus spiniferus che attacca agrumi envite, diffuso in Africa, Asia e Australia, è arrivato in Puglia nel 2008 ennella nostra regione si è insediato, anche perché non c’è un’attività dinmonitoraggio specifica su questo insetto, per cui chiederemo alla RegionenPuglia di attivarsi tempestivamente».

L’arrivo di fitopatologie, parassiti e virus provenienti danaltri continenti è favorito dall’intensificarsi degli scambi commerciali,nattraverso i quali arrivano in Puglia, dove trovano un habitat favorevole ancausa dei cambiamenti climatici.

«Se la Xylella fastidiosa, che sta facendo strage di ulivi nelnSalento proviene dal Costa Rica, il punteruolo rosso che ha letteralmentenfalcidiato le palme secolari pugliesi è originario dell’Asia sudorientale.nInoltre, la Puglia convive da anni con una virosi, l’alter ego della Xylellanfastidiosa con le dovute differenze, di cui si parla poco, nonostante sianaltrettanto virulenta. La Tristeza degli agrumi, causata dal Citrus TristezanVirus (Ctv) proveniente dall’Asia Minore, appartenente al gruppo deinClosterovirusche, per cui nostri agricoltori sono costretti ad esportare agrumincon foglia sui mercati comunitari solo se accompagnati da passaporto delle piante,npoiché il virus si trasmette attraverso la parte vegetale e non attraverso infrutti. I controlli in uscita sui prodotti agricoli pugliesi non sononaltrettanto pressanti e stringenti su piante e prodotti esteri, con un dannonincalcolabile per l’agricoltura pugliese», conclude il presidente Muraglia.

sabato 10 Agosto 2019

Argomenti

Notifiche
Notifica di
guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
Vedi tutti i commenti

Le più commentate della settimana