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Rimosso lo striscione di PrimaVera Alternativa, il movimento: «Atto intimidatorio»

La Redazione
La rimozione dello striscione pubblicata sulla pagina Facebook di Pva
Il manifesto, in seguito ripristinato, affisso sul cancello della villetta di viale Aldo Moro. De Gennaro: «Toccato un nervo scoperto»
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Uno striscione volutamente provocatorio («Villetta chiusa: riapre alla prossima campagna elettorale»), affisso dai militanti di PrimaVera Alternativa sul cancello del giardino di viale Aldo Moro nel quartiere 167. L’intento era quello di rilanciare una battaglia da tempo ingaggiata dal movimento politico (oggetto anche di una interrogazione in consiglio comunale) sulla situazione della villetta (inaugurata a giugno 2017 ma che – afferma Pva – «è chiusa da molti mesi»), in vista anche del comizio in programma stasera, che proprio questi temi avrebbe affrontato.

Uno striscione però che stamattina è stato parzialmente rimosso, come denunciato dalla stessa PrimaVera Alternativa in un post apparso sulla propria pagina Facebook, mentre era in corso un volantinaggio. Dopo l’interruzione, i militanti di Pva hanno provveduto ad affiggere di nuovo lo striscione e a proseguire la propria attività.

PrimaVera Alternativa ha definito l’episodio «un atto antidemocratico e intimidatorio». Per Daniele de Gennaro, consigliere di opposizione di Pva, «è stato un episodio grave, come ogni atto in cui c’è violenza verso persone o cose. L’aver stracciato quello striscione non cancella la realtà, testimoniata dal cancello della villetta, sempre tristemente chiuso. Un gesto che finisce col dare forza e ragione alla manifestazione di protesta, peraltro regolarmente comunicata alle autorità preposte, che si vorrebbe zittire. La realtà è che quello striscione ha toccato un nervo scoperto, perché ha smascherato l’ennesima bugia della propaganda depalmiana: l’apertura della villetta avvenuta due giorni prima delle elezioni».

Sulla vicenda è intervenuto anche il sindaco Depalma: «Trovo scorretto che qualcuno abbia pensato di strappare uno striscione che criticava il nostro operato relativamente alla villetta di viale Moro – ha scritto Depalma su Facebook -. La libertà degli altri vale quanto la propria, ed esprimere il proprio dissenso è nella logica della democrazia. Ma trovo altrettanto scorretto che chi ha pensato di apporre quell’enorme striscione, lo abbia fatto senza permesso e in disprezzo di qualunque regola». «Chiaramente – ha proseguito Depalma -non ci adopereremo per rimuovere tutto perché ognuno è libero di esprimere il proprio pensiero, magari sarebbe meglio, rispettando le leggi e gli altri».

venerdì 21 Settembre 2018

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