Un lavoro durato oltre 10 mesi e premiato con una menzione speciale. Un gruppo di ricerca composto da sei neolaureati in architettura presso il Politecnico di Bari, tra i quali figura il giovinazzese Domenico Carbonara, ha ricevuto un prestigioso riconoscimento durante l’evento intitolato “Premio di Architettura Sacu 2018“, svoltosi a Camerino, in provincia di Macerata, lo scorso agosto.
La commissione Sacu (Seminario di Architettura e Cultura Urbana) ha compreso il valore della ricerca condotta dal gruppo (composto da Viviana Baldasserre di Bitonto, Alessia Borrelli di Sammichele di Bari, Carla Galanto di Monopoli, Alessia Giaquinto di Palo del Colle, Erica Mastandrea di Modugno, oltre che da Carbonara), il quale si è cimentato in un inesuaribile lavoro di tesi intitolato “Sistemi fortificati in terra d’Otranto. Studi analitici e percorsi interpretativi: il Castello di Otranto”, supervisionato dalla relatrice, nonchè docente di restauro del Poliba, Rossella de Cadilhac.
Il progetto di tesi è finalizzato a ritrovare un legame tra il castello e la città circostante mediante il ripristino dello spazio del fossato, al momento in stato di isolamento. Inoltre, l’ipotesi progettuale propone nuove funzioni d’uso del castello, rendendolo una sorta di museo emozionale capace di creare uno stretto legame tra il visitatore e la storia di Otranto.
A margine dell’evento, Carbonara ha espresso così le sue emozioni: «Abbiamo vissuto 10 mesi abbastanza impegnativi ed entusiasmanti, con numerosi sacrifici al seguito, quindi per noi questo premio rappresenta il frutto definitivo del lavoro. Siamo molto soddisfatti per il riconoscimento ricevuto a poche settimane dalla nostra laurea perchè ci fa comprendere che l’impegno profuso con la massima dedizione sia stato apprezzato anche fuori dalla nostra terra d’origine».