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La favola di Rosanna Stufano, l’atleta disabile che ha corso e vinto il Gamberemo

Nicola Palmiotto
Gamberemo 2018
Il capitano Piscitelli e la scommessa coraggiosa: «Il Palio è aperto a tutti». L'allenatore Nicola Piscitelli: «Lei il prezzemolino in mezzo a 94 normodotati». Don Andrea Azzollini: «Facciamo a gara nello stimarci a vicenda»
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Le favole hanno sempre un lieto fine e quella di Rosanna Stufano non fa eccezione. È lei la prima atleta disabile a partecipare e a vincere il Gamberemo, il Palio dei Rioni di Giovinazzo. Giovedì scorso, nell’edizione numero 27 della competizione organizzata dalla Touring Juvenatium, Rosanna, affetta fin dalla nascita da carenze uditive e cognitive, ha corso tenendo stretta tra le mani la bandiera giallorossa del rione Concattedrale fino al traguardo. Trecento metri tra due ali di folla, durante i quali le paure, le differenze, le difficoltà della vita di ogni giorno si sono annullate fino a sciogliersi nell’abbraccio con i compagni di squadra che la aspettavano al traguardo pazzi di gioia. E poi è arrivato il sapore dolce della vittoria, quello che Rosanna sa già cos’è. Ma la piscina, dove di solito gareggia e vince, compresi quattro bronzi agli ultimi campionati europei Fisdir, è tutta un’altra cosa rispetto alla piazza. «Prima che la gara cominciasse mi ha chiesto: “Ma tutta questa gente è qui per me?”», racconta Nicola Scivetti, l’allenatore della Gargano 2000, la società che da anni si impegna per garantire ai disabili il diritto e il piacere attraverso lo sport, che l’ha seguita anche durante il Gamberemo. «Per lei è stato molto bello, sentire tutti i compagni di squadra che la incitavano prima della gara».

SCELTA CORAGGIOSA L’idea di far partecipare Rosanna al Gamberemo è venuta in mente a Luigi Piscitelli, capitano della Concattedrale capace di compiere un’impresa formidabile: condurre i giallorossi, mai vittoriosi nelle precedenti 24 edizioni, a tre successi consecutivi. «Ho cominciato a pensarci fin dalla scorsa estate. Poi a gennaio quella che era un’idea è diventata qualcosa di più concreto. Ho deciso di metterla in squadra perché il Gamberemo è una gara competitiva ma resta una tradizione legata al folklore e io credo che debba essere aperto a tutti». Una scelta coraggiosa che però ha pagato. «Rosanna la conosco – prosegue Piscitelli – da tanti anni perché ci alleniamo insieme in piscina e ho pensato che potesse fare al caso nostro. Certo, anche se nessuno lo diceva, leggevo il timore negli occhi degli altri ragazzi, però è andata bene». Infatti dopo una prima parte di gara nelle retrovie la squadra giallorossa è tornata a giocarsi le chance di vittoria grazie ad un’ottima frazione con i fiscoli di Fabio Scaravilli e alla straordinaria performance di Antonella Mastropasqua, che nella corsa con i sacchi ha permesso alla Concattedrale di mettere per la prima volta il naso davanti a tutti. Poi Alessandro Mastro ha dilatato il vantaggio nella penultima frazione di corsa e a Rosanna Stufano è toccato portare a termine il lavoro.

IL PREZZEMOLINO «Abbiamo studiato il percorso per aiutarla a correre – spiega Scivetti- ci siamo piazzati nei punti più importanti per evitare che succedessero degli intoppi con lo spartitraffico». Tutto è andato bene anche grazie agli allenamenti precedenti. «Ci siamo allenati ad orari insoliti – specifica Scivetti ma lei è stata da subito felicissima di partecipare al Gamberemo, lei l’unico prezzemolino in mezzo a 94 atleti normodotati, si è subito sentita spronata. Abbiamo dimostrato alla città che tutto è possibile: con il giusto allenamento e la giusta dedizione questi ragazzi possono volare e sentirsi finalmente liberi. Lo sport serve loro per non restare chiusi tra le classiche quattro mura». Un pensiero condiviso anche dal sacerdote della Concattedrale, don Andrea Azzollini: «Lo sport è di tutti, non possiamo mettere da parte nessuno, come diceva San Paolo bisogna gareggiare nello stimarci a vicenda – spiega don Andrea, che durante la gara ha temporaneamente messo da parte il clergyman per trasformarsi in un tifoso con tanto di casacca giallorossa -. Questa per il popolo giovinazzese è una festa, una gioia pura e semplice, quella che viene dal cuore».

ATLETI DISABILI Insomma un’emozione forte, che ha contagiato anche i presenti, che hanno notato Rosanna: «Qualcuno tra gli avversari se ne è accorto – confessa Piscitelli – e ci ha fatto i complimenti per il coraggio». «È stato bellissimo – assicura Vito Fumai presidente della Touring Juvenatium -. Abbiamo subito applaudito ed elogiato il gesto di Luigi Piscitelli». E chissà che Rosanna non sia stata l’apripista di quella che potrebbe diventare una consuetudine, cioè che ogni squadra schieri un atleta disabile al Gamberemo. «Io penso di sì – prosegue Fumai -, certo dovremo essere tutti d’accordo ma da parte nostra non ci sono problemi». La favola è pronta per un nuovo capitolo tutto da scrivere.

lunedì 20 Agosto 2018

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