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Cubomeduse avvistate a Giovinazzo e Molfetta, i consigli del Nucleo sub

La Redazione
Cubomedusa
Tre esemplari scoperti durante le immersioni notturne
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La segnalazione arriva direttamente dal Nucleo sub di Molfetta, che dalla propria pagina Facebook diffonde consigli su come comportarsi con la Carybdea marsupialis, meglio nota come Cubomedusa.

«È l’ennesimo incontro – recita il post -. Non vogliamo creare allarmismo, ma si tratta di una delle più potenti meduse ormai ospite dei nostri mari, ben tre esemplari visti tra Molfetta e Giovinazzo durante le nostre solite immersioni notturne. Sembra che in orari notturni vengano attirate dalla luce delle nostre torce». Non è una novità assoluta per Giovinazzo, infatti gli stessi appassionati del Nucleo Sub già nel 2017 ne segnalarono la presenza.

LE INDICAZIONI «Vogliamo – proseguono gli uomini del Nucleo Sub – solo dare indicazioni a tutti i bagnanti per un eventuale contatto con la Cubomedusa. Non strofinate bocca e occhi, cercate di eliminare tentacoli della medusa facendo scorrere acqua di mare e non usare assolutamente acqua dolce, non utilizzare acqua fredda o ghiaccio, non grattare la zona dove è presente l’irritazione, non usare impacchi con aceto o ammoniaca. Prima di adoperare pomate e creme è sempre bene chiedere il consiglio di un medico o uno specialista. Il rimedio migliore in caso di contatto con i tentacoli delle meduse è risciacquare con acqua di mare (meglio con aggiunta di bicarbonato di sodio) e l’applicazione di gel astringente al cloruro d’alluminio».

lunedì 6 Agosto 2018

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