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Futuro dell’Istituto Vittorio Emanuele II, spunta la proposta di Indire

La Redazione
Istituto Vittorio Emanuele II
Il sindaco Depalma in un incontro con la Città Metropolitana ha comunicato l'interesse dell'Istituto Nazionale di Documentazione, Innovazione e Ricerca Educativa per una parte dell'immobile
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Si è tenuto nei giorni scorsi, nella sala giunta della Città Metropolitana di Bari, il tavolo permanente di concertazione tra i rappresentanti del Comune di Giovinazzo e della Città Metropolitana per discutere della destinazione d’uso dell’Istituto Vittorio Emanuele II. Per il Comune erano presenti il sindaco, Tommaso Depalma, il vicesindaco, Michele Sollecito, e l’assessore alla Cultura e al Turismo, Anna Vacca. Per la Città Metropolitana, oltre ai dirigenti della ripartizione Patrimonio, hanno partecipato all’incontro Vito Lacoppola, consigliere metropolitano con delega al Patrimonio, e Nicola De Matteo, delegato del sindaco Decaro per la gestione dell’Istituto Vittorio Emanuele.

Nel corso dell’incontro, il sindaco Depalma ha comunicato la manifestazione d’interesse avanzata da Indire per una parte dell’immobile. L’Istituto Nazionale di Documentazione, Innovazione e Ricerca Educativa (Indire) è il più antico ente di ricerca del Ministero dell’Istruzione. Oltre alla sede centrale a Firenze, ha tre nuclei territoriali a Torino, Roma e Napoli. Il tavolo permanente ha confermato la validità della proposta per la quale si continuerà a procedere in sinergia con la Regione Puglia. Il prossimo incontro si terrà nel mese di settembre.

mercoledì 1 Agosto 2018

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camporeale michele
camporeale michele
5 anni fa

Esprimo perplessita in merito al contenuto della nota che accredita tale Società INDIRE a cura del Sindaco per la gestione parziale dell'immobile. L'Istituto vittorio Emanuele come documentato dalle associazioni di coloro che si sono formati e vissuto al loro interno, e come piu volte ha fatto il FAI gruppo di Giovinazzo che rappresento, in occasione elle giornate FAI di Primavera, rappresenta un patrimonio sociale culturale ed artistico della Comunità. Mi aspetto un coinvolgimento reale della comunità per le scelte che attengono al suo riuso futuro. Indire non ci è nota, ma appare un tentativo privatistico e particolare di accaparrarsi un bene comune, senza un reale coinvolgimento della comunità.Porrò in sede di area Metropolitana queste perplessità sul piano del metodo.

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