Attualità

Due giorni per celebrare la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne

La Redazione
Giornata mondiale contro la violenza sulle donne
Il 25 e 26, presentazione di libri, flash mob, mostre e teatro
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Il Comune di Giovinazzo si appresa a celebrare «La giornata internazionale contro la violenza sulle donne» con una due giorni, il 25 e il 26 novembre, di eventi. Lo scopo è quello di accendere il riflettori sui continui casi di femminicidio registrati in tutta Italia, sono 108 quelli fin qui censiti dall’inizio dell’anno, e nel resto del mondo. Si comincia giovedì con la presentazione del libro scritto da Corsina Depalo, per i tipi di Les Laanneurs, «Stereotipi e pregiudizi verso le comunità Romanés». La presentazione è patrocinata dal Comune, dalla Città Metropolitana e dall’Associazione Eugema. Nell’Istituto Vittorio Emanuele, luogo scelto per la presentazione, dalle 18,30 interverranno l’assessore alla Cultura e alle pari opportunità Cristina Piscitelli, il presidente dell’associazione Romanì Italia Nazzareno Guarnieri, oltre che all’autrice del libro. Nel corso della serata, a partire dalle 20, in piazza Vittorio Emanuele, si terrà un flash mob organizzato dalla Fidapa.

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Venerdì, il centro antiviolenza Pandora, in collaborazione con il Comune di Molfetta, la Fidapa e la Consulta fenmminile del Comune di Giovinazzo daranno vita a «L’Altra Me», un festival itinerante contro la violenza di genere. L’iniziativa coinvolgerà tanti luoghi del centro storico di Giovinazzo con iniziative che prenderanno il via alle 16,30 fino alle 19,30. Teatro, reading, presentazioni e arte il programma. «La pandemia – dicono dalla Fidapa – non ha ridimensionato i femminicidi e la violenza di genere, anzi li ha amplificati. Mettiamo al centro dell'attenzione la responsabilità di chi ha commesso la violenza, la violenza è una responsabilità maschile e la prevenzione sta anzitutto sulle loro spalle. L'uomo deve ritornare sovrano di se stesso, non di spazi da sempre occupati dalla supremazia maschilista che non gli competono. Lo stereotipo dell'inferiorità biologica della donna, della mamma chioccia, dell'angelo domestico, del trastullo degli uomini, ha ingigantito il senso di possesso dell'uomo, il quale ha perduto la sovranità di se stesso. La donna oggi si interroga e, scandagliando la sua interiorità, si dà risposte certe e risolutive, in un processo sociale le culturale lento, ma inesorabile».

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mercoledì 24 Novembre 2021

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Maria P.
Maria P.
2 anni fa

Trovo singolare che chi mette tanto impegno sul tema della violenza sulle donne poi sia completamente assente su quello della violenza alla Costituzione determinato dallo Stato di emergenza.

Marco
Marco
2 anni fa

Iniziativa sulla quale c'è grande unanimità ed è facile attirare consensi, anche perché sarebbe difficile trovare qualcuno a favore della violenza sulle donne. Ma questo rischia di rendere retoriche le dichiarazioni.

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