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Mixed martial arts, Fabio Scaravilli alla conquista di Roma

Nicola Palmiotto
Fabio Scaravilli
Il lottatore giovinazzese sabato prossimo combatterà contro Giordano Spalletti nel Magnum Fc
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Un guerriero giovinazzese alla conquista di Roma. Sabato 11 marzo il 25enne Fabio Scaravilli del Lions team Bari combatterà nell'evento Magnum Fc organizzato dalla Kombat League nello spazio dell'Atlantico Live, affrontando nella categoria pesi welter 170 libbre Giordano Spalletti. Parliamo di arti marziali miste la specialità che consente sia tecniche di lotta in piedi (calci, pugni, ginocchiate e gomitate mutuate da kickboxing, karate, muay thai) che a terra (proiezioni, leve, strangolamenti che rimandano al brazilian jiu jiutsu, wrestling e lotta greco-romana) e che sta facendo sempre più proseliti, a giudicare dal successo che riscuote negli Usa la Ultimate Fight Championship.

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«Entrare nella gabbia è una sensazione indescrivibile»

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Si tratta in pratica di lottatori che all'interno di una gabbia se le danno di santa ragione nel senso letterale del termine, tanto da finire, spesso e volentieri, interamente ricoperti di sangue. «Rompersi l'arcata sopracigliare è normale – spiega Scaravilli-, ma anche denti, setto nasale… però quando entri nella gabbia hai una sensazione indescrivibile». 

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Per Scaravilli, che attualmente è 4-0 negli incontri finora sostenuti – «Tutti vinti nella prima ripresa», sostiene-, questo sarà il debutto su un grande palcoscenico nazionale nel quale combatteranno alcuni tra i top-fighter internazionali provenienti da Ufc e Bellator. «Non nascondo che un palcoscenico così importante mette un po' di soggezione. Però sono molto carico e poi c'è tanta gente che crede in me», aggiunge.

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Il giovinazzese pratica le Mma da circa due anni: «Ho cominciato con la boxe, poi sono passato alle arti marziali miste, una specialità che mi ha attirato perché non è uno sport per tutti, però piace alla gente perché è molto spettacolare e poi quando entri nell'arena ti senti un po' come un moderno gladiatore». Nascendo boxer non è un mistero che la tecnica preferita del giovinazzese sia il combattimento in piedi. «Il mio punto forte è lo striking, ma mi reputo anche un buon incassatore. Me la cavo però anche nella lotta a terra». 

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Scaravilli è allenato da Saverio Candelabbro per quanto riguarda la parte atletica, da Mimmo Vestito per la lotta a terra e dai fratelli Pastanella insieme al maestro Lello Bocassini per quella in piedi. «Mi alleno tre volte alla settimana – dice Scaravilli- facendo dei circuiti per migliorare forza e resistenza. Poi negli altri tre giorni pratico la lotta in piedi e a terra. Mi riposo solo la domenica».

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Dovesse vincere l'evento di Roma per Scaravilli potrebbero schiudersi orizzonti molto interessanti. «Se vinco potrei firmare un contratto per quattro combattimenti in eventi prestigiosi come questo. Ma il mio sogno è provare ad arrivare più lontano possibile per poi magari un giorno aprirmi una palestra tutta mia». E allora sabato occhi puntati su Roma, per tifare per il guerriero giovinazzese. 

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giovedì 9 Marzo 2017

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