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Nicola Piscitelli, l’eroe delle Dolomiti (FOTO)

Nicola Palmiotto
Nicola Piscitelli durante la "Sellaronda Hero"
Il ciclista dell'Overland ha domato la "Sellaronda Hero", la gara più difficile del mondo, scalando 5 gpm e completando gli 86 km del percorso entro il tempo massimo
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Alle 18.15 di sabato 18 giugno Nicola Piscitelli si trovava su una bicicletta nel bel mezzo delle Dolomiti. In sella da 11 ore e dopo aver scalato ben 4 gran premi della montagna gli mancavano 15 km all'arrivo, tra cui la salita del Duron, e un'ora di tempo per poter transitare sul traguardo di Selva ValGardena nel tempo massimo consentito. «I miei calcoli dicevano che non ce l'avrei fatta, ma la mia mente invece ripeteva: "Impossibile, sei arrivato fin qui, e adesso che fai?" – racconta il ciclista-. Non so da dove, non so come, ma la forza mi è tornata, avevo i minuti contati e ce la dovevo fare. Ad un tratto inizio a sentire la musica dell'arrivo. E poi la scritta "FInish, you are hero"». 

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Nicola Piscitelli, atleta e presidente della Overland Giovinazzo, è l'eroe delle Dolomiti 2016, dopo aver completato entro il tempo massimo consentito, gli infernali 86 km della "Sellaronda Hero", la marathon di mountain bike più dura del mondo che da Selva ValGardena si snoda attraverso le Alpi affrontando ben 5 durissime scalate, il Dantecepies, il Pralongià, il Sourass, il mitico Pordoi e il Duron, superando un dislivello complessivo di 4500 metri. 

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Vince chi arriva in fondo

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«Il mio obiettivo era arrivare in fondo – confida Piscitelli-. Dei circa 4mila iscritti al traguardo ne sono arrivati solo la metà. Era una sfida contro me stesso ma volevo dimostrare a chi mi diceva "non ce la farai mai, troppo dura per finirla" che niente è impossibile». La Sellaronda Hero" edizione 2016 si è dimostrata ancora più perfida nei confronti dei ciclisti che hanno avuto il coraggio di affrontarla. «La gara per me è inziata bene, avevo un buon vantaggio per transitare nei due cancelli previsti (a Campolongo dopo 25 km e sul Pordoi dopo 52 km, nda) nel tempo consentito. Poi è arrivata la pioggia, la grandine e il freddo. Il fango rendeva difficile guidare la bici e ho avuto diversi momenti di crisi», ammette Piscitelli.

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La bellezza delle Dolomiti

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In fondo l'esercizio spirituale di chi va in bici è proprio questo: bere l'amaro calice della fatica a piccoli sorsi fino alla liberazione del traguardo. «È una gara emozionante perché si attraversano luoghi di una bellezza pazzesca e di una natura incontaminata, che per noi abituati a vedere, quando andiamo in giro nelle nostre campagne, copertoni e lamiere, è un'esperienza irripetibile». 

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Per preparare la gara Piscitelli ha cominciato l'allenamento fin dallo scorso gennaio. «L'anno scorso dopo l'Etna marathon mi sono detto che era il caso di provare la "Sellaronda". Molti mi hanno scoraggiato ma alla fine ho avuto ragione io. Mi auguro – conclude Piscitelli- che sulla scia del mio esempio l'anno prossimo altri ciclisti giovinazzesi possano partecipare a questa bellissima avventura». 

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mercoledì 22 Giugno 2016

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simeone volpicella
simeone volpicella
7 anni fa

Complimenti NickZeno, una grande prova, d’esempio per tutti i ciclisti, data dal Presidente di una giovane e promettente associazione.

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