Si intitola Del Racconto, la strada (dei poveri) la sezione della nuova tappa del Festival di Cinema&Letteratura Del Racconto, il film, organizzato dalla cooperativa sociale I bambini di Truffaut e diretto da Giancarlo Visitilli.
La serata, organizzata in collaborazione con Spi-Cgil Bari e Spi-Cgil Puglia, si divide in due parti: la prima, dedicata alla presentazione di un libro, la seconda alla proiezione di un film. Si parte alle 19,30, in piazza Meschino, con la giornalista di Repubblica Mara Chiarelli e lo scrittore Divier Nelli assieme al suo Il giorno degli orchi (Guanda, 2017). Aurora è bella e sfrontata. Consapevole fin dalla prima adolescenza del suo fascino, la ragazzina se ne serve per sedurre i compagni e aumentare il proprio potere nel gruppo. Con due amici, organizza piccoli furti per avere denaro da spendere per serate trasgressive e oggetti preziosi. Ma i soldi non bastano mai, e Aurora comincia ad adescare pedofili in rete con foto e account falsi, per poi ricattarli. Un gioco perverso che funziona sino a che un orco scopre la sua vera identità e inizia a minacciarla. Per Aurora è l’inizio di un incubo. Senza demonizzare il mondo digitale, Divier Nelli coglie le aspettative, le ansie, la voglia di crescere dei più giovani e i pericoli che si possono annidare sul web. Tuttavia, contemporaneamente, ribalta anche questa visione: il rischio è davvero internet e i suoi mondi virtuali?
La serata continua con la proiezione del film All we had di Katie Holmes. Una madre attorno ai 40 anni passa da una storia sbagliata all’altra, sempre in povertà e con un leggero vizio dell’alcool. Assieme a lei, viaggia la figlia quattordicenne, molto intelligente, ma con i problemi di ogni adolescente. Quando la donna comprerà un’abitazione tutta per loro grazie a un prestito, le cose cominceranno ad andare storte. A metà tra il film on the road e quello di denuncia sulla crisi finanziaria ed immobiliare statunitense, Katie Holmes, all’esordio in regia, interpreta la protagonista di questa storia, ispirata all’omonimo romanzo scritto da Anne Weatherwax, con una produzione indipendente coraggiosa.