Spettacolo

Maria Pia Piscitelli, una voce giovinazzese nei teatri di tutto il mondo

Tommi Bonvino
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Maria Pia Piscitelli Norma Casta Diva
A colloquio con la soprano: "Spero che la città aiuti i nostri giovani a esprimere il proprio talento"
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Il mondo culturale giovinazzese è molto più variegato e ricco di eccellenze di quanto spesso siamo portati a credere, stretti come ci troviamo in un contesto provinciale e schiacciato dai grossi centri limitrofi che giocoforza fagocitano attenzioni e prestigio.

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Un ottimo esempio di un talento nato in casa e cresciuto altrove è la soprano Maria Pia Piscitelli, nata a Giovinazzo e oggi voce affermata della lirica, che gira i più grandi teatri del mondo interpretando le figure più importanti di Opere famosissime. L'abbiamo intervistata per fare conoscere meglio il suo talento e la sua storia, sperando di vederla “all’opera” presto anche in città.

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“Ho sempre studiato musica da bambina – ci ha raccontato la soprano giovinazzese – e a 17 anni ho scoperto di avere una voce molto estesa e adatta per l’opera lirica. Ho svolto i miei studi musicali e ho studiato canto con diversi maestri. Dopo aver fatto una piccola esperienza nel coro del teatro Petruzzelli ho debuttato in una piccola parte proprio nello stesso teatro, ma il debutto in un ruolo da protagonista è avvenuto al teatro Olimpico di Vicenza, dopo aver vinto un importante concorso italiano dell’Aslico (associaizone lirica concertistica italiana, ndr), che in passato ha laureato grandi cantanti. Da quel momento ho avviato il mio percorso artistico”.

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L'incontro con Leyla Gencer

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Nel corso della carriera della Piscitelli diversi sono stati gli insegnanti che hanno lasciato un segno importante: “Per me è stato significativo l’incontro con Leyla Gencer, uno dei più grandi soprani di questo secolo, che mi ha insegnato tra le altre cose cosa significhi essere una professionista curando lo studio, la serietà, la dedizione per questo lavoro. Tra i miei incontri voglio ricordare Raina Kabaivanska, che mi aiutò a preparare il debutto del Trovatore di Verdi”.

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“Ho raggiunto finora traguardi che non avrei mai immaginato all’inizio dei miei studi – prosegue nel racconto – avendo cantato nei più grandi teatri del mondo, dalla Scala a Vienna, Parigi, Barcellona, Buenos Aires, Madrid, Berlino, Roma e tanti altri. Ho cantato e canto ancora nei ruoli che ho sempre sognato e che fortunatamente si sono rivelati adatti alla mia vocalità”. Tra i tanti personaggi portati sul palcoscenico ce ne sono alcuni sicuramente preferiti, come Norma, Lady Macbeth, Aida, Don Carlo. Anche se, come ci ha detto la Piscitelli, “si ama sempre l’ultimo ruolo”.

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A marzo il ritorno al Petruzzelli

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Nel nuovo anno appena iniziato per Maria Pia Piscitelli all’orizzonte già diversi progetti importanti: “In marzo tornerò al Petruzzelli con Manon Lescaut di Puccini, poi ancora Macbeth e Aida in estate allo Sferisterio di Macerata. Non ho particolari mete da raggiungere, desidero solo di continuare a cantare perchè amo molto il mio lavoro, sperando che la salute mi aiuti”.

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In chiusura della nostra cordiale chiaccherata abbiamo chiesto alla grande soprano di lasciarci con alcuni suggerimenti ai ragazzi giovinazzesi che vogliano intraprendere una carriera simile alla sua: “Chiunque abbia talento e passione – e in giro ci sono tante belle voci – deve studiare con la consapevolezza che lo studio della musica e del canto richiede molta dedizione e sacrificio. Non bisogna avere fretta ma tanta umiltà, ascoltare i consigli e accettare le critiche costruttive”.

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Un pensiero finale è rivolto alla nostra città: “Sono nata a Giovinazzo, con cui il mio legame è forte. Anni fa non offriva molte opportunità per gli artisti in generale. Oggi vedo che c’è più attenzione verso l’arte. Speriamo che questo aiuti i nostri giovani ad esprimere il loro talento”.

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domenica 1 Gennaio 2017

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