Politica

Partecipazione e trasparenza, il resoconto del primo congresso di PrimaVera Alternativa

La Redazione
Il primo congresso di PrimaVera Alternativa
Il ritorno di Enzo Castrignano: «Vi riapproprierete del vostro futuro, sarà un nuovo Umanesimo». Folta la partecipazione dei soggetti politici, da Sinistra Italiana al Pd e ai movimenti civici
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«Una cosa è certa: al congresso di PrimaVera Alternativa di sabato scorso va riconosciuto l’indiscutibile merito di aver (ri)portato numerosissime persone a discutere pubblicamente di politica (per di più al di fuori di “scadenze elettorali”)». È questo secondo i militanti del movimento politico il principale merito del primo congresso del movimento politico presieduto da Girolamo Capurso.

IL MESSAGGIO DI CASTRIGNANO «Una sala S. Felice gremita – si legge in una nota diffusa da PrimaVera Alternativa – ha salutato con emozione il ritorno di Enzo Castrignano, il cui messaggio è stato rivolto ai tanti giovani simpatizzanti di Pva: “Non vi preoccupate! Sarà così. Sarà per forza così! Vi riapproprierete del vostro futuro, per quello che sarà un nuovo Umanesimo”. Per il resto la scelta congressuale di Pva, illustrata dal responsabile della comunicazione Michele Aniello, è apparsa sin dall’inizio precisa: nessuna autocelebrazione e spazio ad un confronto critico ed autocritico. Tutte le forze politiche sul territorio sono state infatti invitate a partecipare ai lavori; nessuna giustificazione dunque alle forze di maggioranza dell’amministrazione Depalma che si sono ingiustificatamente sottratte al confronto».

LA RELAZIONE INTRODUTTIVA «Nella relazione introduttiva – prosegue il comunicato – il Presidente Girolamo Capurso ha ricordato la genesi del Movimento, ribadendo la linea politica di Pva: nessuna “opposizione costruttiva”, una definizione solo di facciata, utile solo a chi vorrebbe banalizzare la politica e legittimare il trasformismo imperante nella attuale fase politica; piuttosto, l’auspicio che tutte le opposizioni possano dar vita ad un futuro percorso politico condiviso, partendo dal metodo collaborativo recentemente adottato in Consiglio comunale».

GLI INTERVENTI «Nico Bavaro e Tommi Bonvino di “Sinistra Italiana” già alleati di Pva nella scorsa tornata elettorale, hanno chiesto di far superare all’attività politica la dimensione istituzionale per dare vita ad un progetto sociale capace di renderla sempre più popolare. C’era grande attesa per l’intervento di Antonello Natalicchio, che ha ribadito la necessità di lavorare ad “un accordo politico” con Pva, calibrato su valori comuni. Presente in sala anche una delegazione del Partito Democratico, capeggiata dal segretario cittadino Mimmo Brancato e dal consigliere Gianni Camporeale. La vera novità del congresso è stato però l’allargamento a movimenti politici ed associazioni extracomunali: sono intervenuti, infatti, Lino Renna, della Fondazione Guglielmo Minervini, Jole Laviola de “La Giusta Causa”, Matteo D’Ingeo del “Liberatorio Politico”, Lia Caldarola, consigliere comunale di “Sinistra Ruvese”. Tutti gli interventi, seppur con diverse sfumature, hanno evidenziato la necessità di fare rete, ovvero di mettere insieme tutte le “esperienze locali” di successo, per farne, sulla base del radicamento territoriale e sociale, un progetto politico anche di respiro regionale. A precedere il vivace dibattito congressuale l’intervento di Daniele de Gennaro, che ha rimarcato la necessità di compiere ogni sforzo per far educare i cittadini a non consegnare deleghe in bianco ai politici in occasione delle tornate elettorali, ma ad esercitare una costante attività di controllo, frutto della conoscenza delle vicende amministrative e dalla partecipazione alla vita politica e sociale cittadina. Insomma un congresso che ha confermato che c’è una comunità, cittadina e non, che ha “fame” di trasparenza e di partecipazione e che è stanca di fare “inchini” al potente di turno».

martedì 22 Maggio 2018

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