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Ospedale unico, il Pd scrive a Emiliano: «Si arrivi presto ad una decisione»

La Redazione
Ospedale
«Si recuperino le fasi della partecipazione popolare e le conclusioni contenute nella "Carta di Ruvo"; per sceglieresi individui una commissione tecnico-scientifica lontana dagli interessi di parte»
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Sul tema della Sanità tornano a riunirsi le segreterie politiche del Partito Democratico dei paesi di Giovinazzo, Molfetta, Bitonto, Terlizzi, Ruvo e Corato.

Un incontro definito «urgente» dai segretari cittadini: Natalino Petrone per Corato, Caterina Montaruli a Ruvo di Puglia, Isa Giannattasio di Terlizzi, Mimmo Brancato per Giovinazzo, Erika Cormio a Molfetta, Michele Naglieri di Bitonto. Un appuntamento da cui è nata una missiva indirizzata al presidente Emiliano ma anche a Marco Lacarra e Ubaldo Pagano, rispettivamente al segretario regionale e segretario provinciale del Pd.

Specifico l’obiettivo: «riprendere l’iniziativa politica intrapresa già nel 2016 che portò ad ottenere il pieno consenso del presidente Emiliano circa la realizzazione di un ospedale unico di primo livello del Nord Barese attraverso la ristrutturazione e l’ampliamento di uno dei tre presidi presenti. Un’azione che con l’iniziativa messa in atto dal comitato di operatori della sanità del Nord Barese portò alla sottoscrizione della “Carta di Ruvo”.

In quell’accordo tutti i rappresentanti dei territori dei sei comuni condivisero la soluzione della creazione di un ospedale unico di primo livello per rispondere alle esigenze di buona sanità e superare le criticità nell’ottica di garantire la sicurezza sanitaria a circa 200 mila abitanti».

Oggi, alla presenza del segretario provinciale Ubaldo Pagano, tutti i segretari e rappresentanti politici dei sei paesi «hanno espresso la decisione unanime da portare all’attenzione del presidente Michele Emiliano».

Al governatore di Puglia le segreterie politiche del Partito Democratico chiedono: «di recuperare le fasi della partecipazione popolare e le conclusioni contenute nella “Carta di Ruvo”; di individuare un organismo terzo quale una commissione tecnico-scientifica lontana dagli interessi di parte, che operi la scelta più appropriata con obiettività e trasparenza».

I segretari ritengono che «la posta in gioco sia troppo importante per attardarsi in inutili guerre di campanile». Consapevoli «delle difficoltà che si incontreranno nelle comunità di appartenenza» esprimono la volontà di impegnarsi «a sostenere la decisione nei diversi organismi politici, amministrativi e nelle discussioni pubbliche sicuri che tali decisioni saranno assunte con trasparenza ed obiettività».

La richiesta finale punta a raggiungere l’obiettivo nel più breve tempo possibile: «chiediamo, nel rispetto delle competenze e dei ruoli, di accelerare il percorso decisionale affinché si possa garantire sicurezza ai territori in tema di servizio sanitario nell’interesse esclusivo dei cittadini».

lunedì 30 Aprile 2018

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