Politica

Chiusura punti di primo intervento, Sinistra Italiana «Le nostre proposte rimaste inascoltate»

La Redazione
Nico Bavaro
Il segretario regionale Bavaro: «Si doveva organizzare la rete dell'assistenza sul territorio prima di chiudere, invece si è scelto di farlo senza alcun tipo di governo della situazione»
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Continua a far discuterela decisione della Regione Puglia di chiudere i punti di primo intervento che non superano un numero minimo di accesi giornalieri. Tra di essi vi è anche Giovinazzo. Nel dibattito politico è intervenuta anche Sinistra Italiana per bocca del segretario regionale Nico Bavaro.

«La chiusura dei Punti di primo intervento in 40 comuni fa parte di quella mancanza di governo e di soluzioni alternative condivise che ci hanno portato a rompere – ha spiegato Bavaro con un post su Facebook -. Una situazione che si conosceva da mesi e su cui Sinistra Italiana aveva avanzato proposte, inascoltate. Intendiamoci, i punti di primo intervento non sono la salvezza. Ma c’è un nodo incomprensibile: si chiudono gli ospedali per portare più investimenti sulla medicina e sull’assistenza territoriale e nel contempo chiudono anche quei luoghi che se organizzati e strutturati, possono costituire uno dei nodi della rete delle cure sui territori, evitando di intasare i pronto soccorso dei grandi ospedali, già oberati di lavoro. E invece, nulla. Nessuna riorganizzazione dei servizi, nessun intervento concreto, nessun investimento alternativo per garantire servizi. Si doveva organizzare la rete dell’assistenza sul territorio prima di chiudere, come abbiamo proposto. Si è scelto di chiudere senza alcun tipo di governo della situazione. Poi non meravigliamoci se i dati sull’assistenza peggiorano»

venerdì 13 Aprile 2018

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