Politica

Invalidata l’elezione della consulta cultura, PD e SI attaccano l’amministrazione

La Redazione
Il direttivo della Consulta cultura dichiarato decaduto
Il Partito Democratico: «È un colpo di mano». Sinistra Italiana: «Situazione paradossale. Come mai l'atto arriva così tardi?»
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Non è andata giù ai partiti di opposizione la decisione dell’amministrazione comunale di invalidare l’elezione del nuovo direttivo della consulta cultura, turismo e pubblica istruzione. Duro il Partito Democratico che in una nota pubblicata sulla propria pagina Facebook ha giudicato l’azione di Palazzo di Città come un «colpo di mano» che sconfesserebbe la democrazia partecipata.

IL PD Secondo il partito del segretario Mimmo Brancato il Sindaco non gradirebbe che a rappresentare la consulta «siano associazioni che lui ritiene gli siano ostili». «Per la verità – proseguono i Dem – un tentativo di colpo di mano (il Sindaco, ndr) lo aveva promosso già prima delle votazioni per il rinnovo del direttivo. Aveva accettato le iscrizioni di ben 6 nuove associazioni all’albo professionale (?) solo poche ore prima della riunione della consulta perché partecipassero al voto per indirizzare l’elezione verso associazioni a lui gradite. Ma non gli è andata bene, visto che il regolamento della stessa Consulta impone che non possano votare associazioni appena iscritte. Quello stesso regolamento a cui Tom fa ricorso per inficiare a posteriori la votazione avvenuta, interpretandolo a suo favore. E annuncia che sono state ben 5 le associazioni, tutte neo iscritte, che hanno voluto ricorrere. Per questo, non volendo rassegnarsi alla sconfitta, ferma i giochi e riporta tutto al giorno precedente alle votazioni. Torna per questo in carica il precedente direttivo. Ma Tom non si ferma qui. Annuncia che, per non correre più rischi, vorrà modificare i regolamenti di tutte le Consulte per rimodulare le loro funzioni e finalità. In pratica vorrebbe che gli organi consultivi siano direttamente sotto il suo controllo. “Per evitare qualsiasi particolarizzazione derivante da regolamenti interni”. Alla faccia della democrazia partecipata di cui si è fatto vanto nel suo precedente mandato».

SINISTRA ITALIANA Il partito del segretario Tommi Bonvino sempre su Facebook giudica l’atto dell’amministrazione un «paradosso». «Lo è – prosegue Sinistra Italiana – per svariate ragioni. La prima fra tutte è la presenza al momento dell’assemblea dell’Assessore al ramo Daniela Sala e della consigliera di maggioranza Marianna Paladino. Ciononostante la Giunta Depalma dichiara solo oggi, a quasi un mese da quell’assemblea, illegittimo il direttivo appena insediatosi per “mancanza del numero legale dei votanti”». Da questa riflessione scaturiscono le domande di SI: «Ci chiediamo – scrive il partito – come mai questo controllo ex-post arrivi così tardi e non sia stato fatto nel momento stesso dell’inizio dell’assemblea delle associazioni. Se il numero legale non era stato raggiunto già in quel momento, per quale motivo assessore e consigliera hanno acconsentito allo svolgimento della votazione senza obiezioni? Per quale motivo l’obiezione di forma viene posta solo diverse settimane dopo e all’indomani della convocazione della prima riunione del direttivo eletto, durante la quale sono stati definiti e comunicati gli incarichi? Forse, ci chiediamo, si aspettava di conoscere l’esito e la composizione del direttivo per poterne valutare la legittimità nei termini di gradimento da parte dell’amministrazione? E per quale motivo tale scrupolosità non è stata messa in atto al momento del rinnovo della Consulta del Sociale, passata sostanzialmente sotto silenzio?».

mercoledì 13 Dicembre 2017

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