Il consiglio comunale di ieri sera ha approvato con 10 voti favorevoli e 5 astenuti il documento programmatico di rigenerazione urbana. L’obiettivo del documento «riqualificare parti significative della città e contenere il consumo del suolo», l’ha spiegato in apertura l’assessore Salvatore Stallone. L’ingegnere Cesare Trematore ha anche evidenziato che si tratta di un testo preludio all’attività esecutiva, che sarà svolta con i programmi integrati di rigenerazione urbana. «Abbiamo proposto un’idea sulla quale si possono innestare le proposte dei privati», ha aggiunto il dirigente. Una delle quali potrebbe riguardare anche le ex-Afp.
La discussione – L’opposizione si è concentrata sulle tempistiche di presentazione del documento, che servirà anche per concorrere ad alcuni bandi regionali. «È un documento rabberciato per i tempi ristretti – ha affermato Gianni Camporeale del Pd -. C’è molta dottrina ma è poco calato nel contesto cittadino». Daniele de Gennaro ha parlato di «corsa frettolosa», chiedendo un emendamento al testo che considerasse nell’ambito “ricucitura tra la città consolidata e il parco agricolo multifunzionale” (la zona a ovest, verso Molfetta) anche la D1.1, ma la sua proposta è stata bocciata. «Il documento è un ampio copia-incolla – ha attaccato Antonello Natalicchio -. Nella seconda versione non è nemmeno coerente».
Per il sindaco Depalma non si è trattato di fretta ma di «arrivare in anticipo e non in ritardo sulle cose». Depalma ha anche annunciato che saranno due le misure di rigenerazione urbana per cui verranno richiesti i fondi regionali: la sistemazione del centro storico (basolato, rifacimento sottoservizi, abbattimento edifici pericolanti) e il completamento della riqualificazione di lama Castello. «Abbiamo un’idea armonica dello sviluppo urbanistico della città», ha aggiunto il Sindaco.
Le interrogazioni – In precedenza erano state discusse le sei interrogazioni presentate dai consiglieri di opposizione Daniele de Gennaro e Sabrina Mastroviti. La prima aveva per argomento il suolo adibito a parcheggio sul lungomare Esercito italiano, che secondo Depalma è frutto di un accordo sottoscritto tra proprietario ed esercenti della zona e per il quale al Comune non è pervenuta nessuna richiesta di autorizzazione. La seconda interrogazione puntava sul summer village. L’amministrazione ha rivelato che esiste un’avviso di accertamento da parte di Abaco per il pagamento di una parte delle tariffe previste per l’occupazione di suolo pubblico. «Ci stiamo ponendo il problema se sia il caso in futuro di dare queste autorizzazioni per la piazza», ha affermato Stallone. Lo stemma comunale e il suo uso non autorizzato sulla pagina Facebook “Depalma Sindaco” era invece l’argomento della terza interrogazione. «Non si vieta l’uso in assoluto dello stemma ma l’uso improprio», ha spiegato Sollecito. Sulla vicenda si è espresso anche il segretario comunale che ha evidenziato la complessità della materia, assicurando l’impegno nell’approfondire l’argomento. Discussa anche la questione della trasparenza del sito web del comune, che secondo de Gennaro non è più aggiornato da oltre un anno. Sollecito ha spiegato che è in corso la costruzione del nuovo sito, l’aggiornamento e la migrazione, a seguito della decisione a livello centrale di affidare la gestione del sito ad un nuovo operatore economico. Infine all’attenzione della giunta è stata portata la vicenda di collocare i dehors nelle immediate vicinanze di chiese e monumenti. L’assessore Stallone ha spiegato che la scelta è stata fatta per incrementare il turismo. De Gennaro ha insistito sulla possibilità di rivedere il regolamento. Su tutte le vicende i consiglieri di opposizione si sono dichiarati non soddisfatti delle risposte fornite. Le spiegazioni offerte dall’amministrazione sull’ultima interrogazione in programma, avente per argomento lil tema spinoso discarica, si possono leggere qui.