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PrimaVera Alternativa: «Perché Depalma deve dimettersi»

La Redazione
PrimaVera Alternativa
Il movimento politico elenca quattro motivi
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Continua la querelle politica tra maggioranza e opposizione. Stavolta è PrimaVera Alternativa a entrare a gamba tesa sull’amministrazione comunale attraverso una nota intitolata “Perché Depalma deve dimettersi”.

«Vogliamo precisarlo. Siamo garantisti, e lo siamo fino all’osso. Non abbiamo l’abitudine di emettere sentenze prima che la magistratura abbia fatto il suo corso», è la premessa del movimento politico del presidente Capurso, che poi passa subito ad elencare i quattro motivi per cui si chiedono le dimissioni del Sindaco.

«Primo, fondamentale, – scrive PvA – è per aver taciuto all’elettorato, in campagna elettorale, il procedimento d’indagine in corso, di cui il Sindaco era pienamente consapevole, assieme agli altri indagati nella vicenda». Un gesto che, secondo PvA, sarebbe stato «non soltanto dovuto, ma praticamente obbligatorio».

«Secondo, per il tentativo di sminuire, agli occhi della cittadinanza, la portata del capo di accusa. “Liti bagatellari” le ha definite il suo avvocato (di Depalma, ndr), quasi a voler significare questioni inconsistenti, da beghe da bar. La violenza privata, la diffamazione, l’abuso d’ufficio sono invece, purtroppo per il sindaco, reati molto gravi», aggiunge PvA.

Il terzo motivo, secondo il gruppo politico, sarebbe da ritrovare nel clima che si sarebbe instaurato a Palazzo di Città. «Quali saranno – si chiede PvA -, nell’immediato, le conseguenze anche per quei dipendenti comunali che, chiamati dal procuratore, hanno fornito testimonianze non in suo favore (del Sindaco, ndr) sulla questione del “Dirigente” (Turturro, ndr)? Quale sarà il clima di lavoro nel Palazzo? Ci sarà la dovuta serenità?».

L’ultimo motivo invece sarebbe una questione etica che riguarda la scelta dei legali nel procedimento giudiziario in corso. «Riteniamo inopportuno – attacca PvA – che a tale ruolo sia stato chiamato un avvocato, Mariano Fiore, già nominato per assistere il nostro Comune in un giudizio amministrativo su via Marina, pur essendo lui penalista. Una stranezza che sul nostro Comune sta diventando consuetudine ormai, visto che anche un altro penalista, Salvatore Campanelli, è stato chiamato per tutelare un credito vantato dall’ente nei confronti di Daneco. Questa apparente bizzarria potrebbe diventare imbarazzante qualora si scoprisse un possibile coinvolgimento anche di questo avvocato nell’affaire Dirigente, magari per difendere altri indagati».

lunedì 25 Settembre 2017

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