Tra strette di mano, sorrisi e convenevoli è partita l’avventura del nuovo consiglio comunale. La prima seduta è servita per rendere operativa l’assise cittadina con l’elezione del presidente del consiglio, che ha visto prevalere come da pronostico Alfonso Arbore, dell’ufficio di presidenza e della commissione elettorale. Ma le prime quattro ore di consiglio sono servite alle forze in campo per cominciare a misurarsi e a chiarire alcuni aspetti. Se da un lato nella maggioranza Ruggero Iannone, che parla incessantemente con i suoi, delinea strategie e risponde agli affondi degli avversari, sembra essersi impossessato della cabina di regia, dall’altro lato l’intera opposizione affila le armi e dimostra già dalle prime battute di non voler tirare indietro la gamba. Come nel caso di Daniele de Gennaro che chiede con fermezza al presidente del consiglio di intervenire nel merito delle comunicazioni del Sindaco, ma trova il diniego di Arbore, motivato con il fatto che la discussione e la deliberazione del punto in questione sarà oggetto del prossimo consiglio.
Le votazioni – Dopo le operazioni preliminari (delibera sui consiglieri eletti, giuramento del sindaco, costituzione dei gruppi consiliari e dei capigruppo – Gianni Del Giudice per Città del Sole, Ruggero Iannone per Forza Giovinazzo, Marianna Paladino per Iniziativa Democratica, Gianni Camporeale per il Pd e Daniele de Gennaro per PrimaVera Alternativa), si è passati all’elezione delle altre cariche. Alfonso Arbore è il nuovo presidente del consiglio, eletto al secondo scrutinio con 11 voti contro i sei di Vincenzo Castrignano. Pietro Sifo è il vice presidente vicario, mentre Francesco Saracino è il secondo vicepresidente. L’ufficio di presidenza è completato dalle segretarie Natalie Marzella e Sabrina Mastroviti. Eletti anche i membri della commissione elettorale: Claudio Spadavecchia, Antonella Marzella (maggioranza) e Gianni Camporeale (minoranza) sono i titolari. Mara Foglio, Angelo Lasorsa (maggioranza) e Daniele de Gennaro (minoranza) sono i supplenti.
Arbore: «Sarò garante dei diritti di tutti i membri del consiglio – «Sono onorato di sedere su una poltrona che ha visto passare tante personalità che hanno dato lustro alla città: ne cito solo uno per non dimenticarne altri, il compianto professor Angelo Depalma, nei cui confronti nutrivo tanta stima», ha affermato Arbore durante il suo discorso di insediamento, specificando inoltre che il suo mandato «sarà improntato alla necessità e alla volontà di garantire i diritti di tutti i membri del consiglio», e che «l’imparzialità sarà la mia linea direttrice».
La deleghe consiliari – Subito dopo il Sindaco Depalma ha svelato i nomi dei consiglieri a cui ha affidato alcune deleghe su temi specifici. Si tratta di un incarico di studio e collaborazione con il consiglio e la giunta che non comporta alcun compenso economico. Angelo Lasorsa si occuperà di pianificazione strategica, mentre Marianna Paladino della cura e promozione dei beni storici, artistici, paesaggistici, librari e della toponomastica.
La relazione del Sindaco – Depalma ha poi dato lettura di una relazione lunga 19 pagine (impossibile da riportare esaustivamente), che delinea gli obiettivi strategici del suo secondo mandato. Per oltre un’ora il Sindaco ha snocciolato indirizzi, metodologie e opere da realizzare, mettendo però in cima alla lista cultura e turismo (musealizzazione centro storico, fondazione culturale per gli eventi). L’analisi però ha toccato sport (rifacimento campo comunale), welfare (emergenza abitativa, inclusione sociale attiva), ambiente (incremento raccolta differenziata), attività produttive, agricoltura, lavori pubblici (consolidamento coste, bonifica lama Castello, cittadella della Salute, ciclovie), rigenerazione e chiusura discarica, urbanistica (nuovo Pug, lungomari a supporto dei servizi turistici, C2 e C3, Prg del porto), viabilità e finanza pubblica. «Le attività sono complesse e il lavoro da fare è tanto – ha ammesso il Sindaco -. Queste sono azioni coerenti tra loro che ci portano ad un futuro migliore. Sui grandi temi auspico che il consiglio possa lavorare in armonia e sinergia». Un lavoro che riprenderà prestissimo. Infatti lunedì 31 si torna sui banchi per approvare l’assestamento di bilancio.