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Lungomare Ponente e vicenda Sollecito, il Pd all’attacco

La Redazione
Bandiera Pd
«Senza panchine il lungomare perde funzionalità. Sollecito: predica bene e razzola male»
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Il Partito Democratico torna all'attacco nei confronti dell'amministrazione Depalma. Lo fa mediante una nota che non risparmia bordate alla maggiorannza principalmente su due questioni: la scomparsa delle panchine sul lungomare di Ponente e la vicenda dell'indennità di Michele Sollecito.

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Lungomare di Ponente

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«Conclusi i lavori di consolidamento – si legge nel comunicato- pagati con i soldi di un finanziamento ministeriale ottenuto dalla precedente amministrazione, il 21 marzo prossimo il lungomare di Ponente ritornerà fruibile, ma senza panchine. Dove sono finite le vecchie panchine in pietra? Qualcuno le ha viste? È mai pensabile un lungomare così lungo senza panchine? Evidentemente per il sindaco Tom sì».

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Secondo il partito del segretario Michele Delle Fontane ciò inoltre comporterebbe una perdita di funzionalità del lungomare. Come ha avuto modo di spiegare il sindaco Depalma le panchine sono state rimosse perché non in linea con il restyling del lungomare e sono state stoccate per essere utilizzate come rimpiazzo per quelle del lungomare di Levante. Una spiegazione che però non convince i Dem, che invece dietro l'inaugurazione del lungomare intravedono fini elettorali.

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«Ci chiediamo come mai – prosegue la nota-, previa autorizzazione ministeriale, non utilizzare le sostanziose economie di gara per posizionarci nuove panchine, magari piantare nuovi alberi in sostituzione di quelli attuali e anche verniciare i lampioni per continuare a preservarli nel tempo. Certo occorreva indire una nuova gara per riutilizzare tali risorse e quindi sarebbe passato altro tempo. Depalma, tempo, invece, non ne ha, così preso dalla frenesia di mostrare il restyling del lungomare esattamente in concomitanza con le prossime elezioni amministrative. Così come si accingerà a fare l’inaugurazione delle altre opere, realizzate tutte con i finanziamenti reperiti dalla precedente amministrazione, ma che Depalma naturalmente “venderà”, in senso comunicativo ovviamente, come proprie creature».

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La vicenda Sollecito

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Sulla vicenda dell'indennità di Michele Sollecito (qui la replica del vicesindaco) anche il Pd pone la stessa domanda delle altre forze di opposizione: «Possibile che una persona che si dice attenta e rispettosa delle regole, viene assunta e si dimentica di comunicarlo al Comune?», scrivono nella nota. Da qui l'affondo di natura politica: «Tutti ricordiamo – concludono i Dem- quando, dal palco, il 19 settembre 2015 il vicesindaco Sollecito, assessore alla legalità e trasparenza, gettava fango sulle persone con offese allusive, parlava animatamente di questione morale, di doppiopesismo, di conflitti d’interessi ed invece lui e la sua amministrazione si dichiaravano orgogliosi di attenersi alle disposizioni di legge, di seguire le regole […]. Sollecito non ha commesso un errore di fede, ma un grave peccato e dunque, anche per lui, niente di più azzeccato che predica bene, ma razzola non male, ma malissimo».

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martedì 7 Marzo 2017

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