Il Comitato per la Salute Pubblica, atraverso una nota, interroga il sindaco Depalma sulla vicenda dell'appalto del lungomare Marina Italiana, in vista della imminente fine dei lavori.
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«È il caso – si legge nella nota- di fargli (a Depalma, ndr) qualche domanda nell’intento (forse vano) di contribuire a fare chiarezza. Il tutto facendo cantare le carte disponibili all’albo pretorio e che lui bellamente trascura. Ha parlato di “gara ‘strana’ con una sola azienda partecipante (ma non c’era stato un ricorso al TAR di un’altra azienda cui il TAR aveva risposto nell’aprile 2012?). Poi Depalma ha fatto accenno ai falsi: “Prima una fattura falsa (estate 2012), poi un progetto con timbri e firme false del progettista (primavera 2013)”. Ma chi ha scoperto quei falsi? Chi li ha prontamente e ripetutamente denunciati alla magistratura? Non è stato forse il Dirigente dell’Ufficio che aveva già seguito tutto l’iter precedentemente? Non è stato forse l’allora Dirigente dell’Urbanistica poi rimosso e spostato da Depalma, subissato pubblicamente di ripetute accuse e critiche, tra cui il noto “astrattamente procedibile”?».
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«Chi era ‘astratto’ – conclude il Comitato- e chi era ‘concreto’ in quei mesi? Chi in quella vicenda si è personalmente esposto con missive alla Procura della Repubblica e chi ha taciuto per mesi? Perché solo a dicembre 2013, cinque mesi dopo la denuncia alla magistratura da parte del Dirigente dell’Ufficio, Depalma ha solo accennato a quella storia in un articolo su un giornale cittadino? Perché cinque mesi di silenzio, Depalma?».
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