Il Fai alla riscoperta dei tesori locali. S’intitola “sere d’estate” il doppio evento in programma sabato 8 e domenica 9 luglio che permetterà di conoscere e, per certi versi, scoprire palazzo Framarino e l’ex monastero delle benedettine. Dopo il successo delle giornate di primavera i volontari giovinazzesi provano a raddoppiare, puntando su due gioielli del centro storico.
Palazzo Framarino – Sabato 8 luglio verrà eccezionalmente aperto al pubblico il palazzo Framarino. La serata prevede un appuntamento alle ore 18,30 ed uno alle ore 19,30 per una visita di un’ora circa. Subito dopo la visita spazio ad una lettura teatrale, animazione musicale con un’ensemble d’archi (Teresa Dangelico, Valeria Briglia, Mariapia D’attolico) e una degustazione sul terrazzo del palazzo. Saranno esposte opere di Gianni Valletta.
Il Palazzo Framarino sito nel centro storico di Giovinazzo, nel rione del vescovado all’angolo tra piazza Duomo e via Cattedrale è la storica dimora dell’antica nobile famiglia Framarino-Malataesta. L’edificio, che sino alla fine del 1600 era ospizio dei Dominicani, è stato ampliato nel 1800 su progetto dell’architetto Giuseppe Mastropasqua. Gli interni, ai cui si accede da un’androne decorato, conservano ancora le caratteristiche essenziali dello stile neoclassico, i preziosi arredi richiamano questo stile; arazzi, numerosi ritratti di personaggi della casata, antiche armature ed armi caratterizzano le stanze. In particolare gli affreschi dei saloni celebrano le vicende storiche della famiglia.
Ex monastero delle Benedettine – Domenica 9 luglio sarà la volta de una visita nell’ Ex monastero delle Benedettine. La serata prevede un appuntamento alle ore 19 e a seguire la visita con aperitivo finale sul terrazzo da cui si gode uno dei panorami più belli di Giovinazzo.
L’ex monastero delle Benedettine (oggi albergo) già complesso monastico detto di San Giovanni Battista, edificato sull’antica chiesa paleocristiana di Santa Maria allineata lungo l’attuale via Spirito Santo che coincideva con il decumano romano quando la Comunità si fregiava del nome di “Natiolum” (all’interno sono visibili i resti di una delle porte urbis del periodo romano che si attestavano a ridosso della via litoranea). L’insula monastica nella attuale consistenza è il risultato di una serie di ampliamenti intervenuti a partire dall’XI secolo, con l’impianto del primo nucleo; nel corso del XIII secolo vi fu un primo ampliamento con la realizzazione dell’attuale chiostro inglobando la Chiesa di San Giovanni Battista; l’ampliamento definitivo si realizza nel XVI secolo. Con la costruzione del secondo e terzo piano determinata dalla necessità di arretrare le celle dal lato mare per le continue incursioni dei Turchi dopo la presa di Otranto.
Informazioni – Gli eventi sono stati organizzati in collaborazione con Hostaria San Domenico e Oleà Depalo. La prenotazione è obbligatoria. Per informazioni è possibile contattare i seguenti recapiti: 3402271743, 3475355606, fai.giovinazzo@gmail.com.