L'intervista

Il progetto di fusione della polizia locale e l’arrivo del Papa, le opinioni del comandante Di Capua

La Redazione
Di capua
Il neo capo della polizia locale di Molfetta: "Presto saremo dotati di armi e più strutturati tecnologicamente. Il Papa? Non è detto che la location sia quella stabilita. Stiamo valutando un posto più grande e più sicuro"
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Da qualche settimana è salito ai vertici della polizia locale, condividendo la gestione del corpo con la città di Terlizzi. Giovanni Di Capua sta utilizzando questi primi giorni per capire la città, anche se subito si trova a gestire un evento di portata “super”, come può essere la venuta del Papa. Lui, che ha comandato la polizia locale di Conversano e Terlizzi, si dice pronto.

Comandante Di Capua, come nasce l’esperimento di fusione tra i corpi di polizia locale di Molfetta, Terlizzi e Giovinazzo?
È una cosa che in passato si è vista sempre tra piccolissime realtà, Comuni montani con poche risorse umane che si mettevano in rete per offrire servizi migliori. Mi ha sorpreso l’idea di tre Comuni così grandi di varare una procedura finalizzata a un servizio associato. Siamo alla prima fase dell’esperimento, unico in Italia, che prevede il mio utilizzo part time tra Terlizzi e Molfetta. Dovremo valutare il binomio Molfetta-Terlizzi, per estenderlo eventualmente anche a Giovinazzo.

Non ritiene che il corpo di polizia locale, non solo a Molfetta, abbia bisogno di rinnovarsi sotto il profilo delle competenze e dell’ausilio tecnologico?
L’amministrazione ha deciso di investire in questo. Nei giorni scorsi abbiamo completato la sistemazione dei nuovi uffici e implementeremo la videosorveglianza. Una gara è stata già aggiudicata. Ho incontrato i tecnici per capire che tipo di impianto ci sia. Stiamo inserendo tutti i sistemi in unico software per avere una gestione integrata ed efficace. Abbiamo una nuova sala operativa per monitorare costantemente le telecamere ed estrapolare le immagini, più i tablet che invieranno gli alert alle pattuglie. Sono tanti piccoli interventi che diventano un grande investimento. Tra i prossimi step ci sarà la dotazione di palmari per comminare le contravvenzioni e diminuire le possibilità di errore.

Tra i primi eventi che si troverà ad affrontare ci sarà la venuta del Papa.
Una cosa bellissima. Sarà la quarta volta per me. La prima feci la scorta all’unità mobile di rianimazione che seguiva il Papa. Poi ho vissuto questa esperienza a Taranto e a Bari. Ora Molfetta. Sarà una festa per la città.

Sotto il profilo organizzativo come vi state muovendo?
Stiamo capendo con la prefettura pontificia e gli elicotteristi del Vaticano la location definitiva. Quella ipotizzata in prima battuta presenta secondo noi delle criticità. È un evento talmente grande, che non basterebbe una capienza di 30mila persone. Così togliamo la possibilità a tanti di assistere, e il Papa non lo vorrebbe. Stiamo cercando un posto più grande, più sicuro, più adatto. Domani abbiamo un incontro con la prefettura pontificia a Molfetta. Prenderemo la decisione finale.

Cosa risponde alla gente che spesso contesta l’attività della polizia locale, non ritenendola sufficiente?
La popolazione deve comprendere che un poliziotto in ogni strada è impossibile. Sicurezza vuol dire educazione, insegnamenti a scuola. Vuol dire comportamenti virtuosi.

Questo non vi evita di essere bistrattati.
Come presidente della delegazione pugliese dell’associazione nazionale comandanti, sono impegnato per cercare di avere le tutele che, pur facendo lo stesso lavoro delle forze dell’ordine, non abbiamo.

Per molti è incomprensibile che la polizia locale non abbia le armi in dotazione.
In realtà l’amministrazione ha deciso di armare il corpo, il che vuol dire educare e preparare la gente. L’arma è un pericolo. Se un delinquente ti vede armato, è rischioso. Non ci possiamo permettere di perdere le staffe. La disciplina della legittima difesa è puntuale e restrittiva. Nel nuovo comando avremo un’armeria adeguata. Quando tutti i locali saranno idonei, capiremo chi può utilizzare l’arma, faremo esercitazioni di tiro, ci abiliteremo all’uso.

martedì 20 Febbraio 2018

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