Cronaca

Sparatoria vicino al campo sportivo di Bitonto, arrestato il suocero del 28enne in fuga

La Redazione
Auto dei Carabinieri
Il bitontino Cosimo Cassano, 56 anni, già noto alle forze dell'ordine, avrebbe sparato per astio nei confronti del genero, in fase di separazione dalla figlia
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È stata un’indagine lampo quella dei Carabinieri di Bari, che ha portato all’arresto del suocero del conducente dell’auto che, la notte scorsa, sotto i colpi di pistola, si era dato alla fuga, fino alle porte di Bari. Per poco si è sfiorata la tragedia, tant’è che una 20enne giovinazzese che era in compagnia del 29enne è finita in ospedale per una ferita di striscio al fianco.

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A finire in manette è stato il 56enne bitontino Cosimo Cassano, già noto alle forze dell’ordine. Per il momento l’accusa è di detenzione illegale di arma clandestina, ma gli investigatori stanno facendo approfonditi accertamenti, anche di natura balistica, per verificare il ruolo rivestito dall’uomo in relazione alla sparatoria di questa notte.

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La ricostruzione dei fatti

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Era circa mezzanotte e mezza quando, nei pressi del campo sportivo di Bitonto, il 28enne C.C., con precedenti di Polizia, si trovava all’interno della sua Matiz in compagnia di una ventenne incensurata di Giovinazzo. Ad un certo punto, secondo il racconto dell’uomo, da un’auto di colore scuro sono partiti dei colpi di pistola all’indirizzo del veicolo. In tutto sarebbero stati esplosi cinque colpi, di cui tre sono andati a segno sulla carrozzeria.

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A questo punto, la fuga ad alta velocità verso Bari, con l’auto scura alle calcagna, fino a quando, all’altezza dell’Hotel Parco dei Principi, a causa dello scoppio di uno pneumatico, la folle corsa si è interrotta e l’auto che inseguiva si è dileguata. Il 28enne ha chiamato il 118 che ha mandato un’ambulanza per il successivo trasporto al Policlinico di Bari della giovane che, raggiunta di striscio al fianco sinistro da uno dei colpi, è stata medicata e dimessa con una prognosi di 15 giorni.

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Le indagini sono partite subito serrate, da parte delle compagnie dei Carabinieri di Bari San Paolo e Molfetta, coadiuvate dalla sezione Investigazioni scientifiche del Comando provinciale di Bari, che ha effettuato tutti i rilievi, soprattutto di tipo balistico, rinvenendo 5 bossoli calibro 7,65, un frammento di ogiva e frammenti di vetro.

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Dal racconto delle due vittime, i sospetti degli investigatori si sono subito concentrati sul contesto familiare dell’uomo, in fase di separazione, il quale aveva iniziato a frequentare la ragazza di Giovinazzo. Messo alle strette, il suocero del 28enne ha ammesso di aver fatto uso, nella circostanza, di una pistola 7,65 e ha così condotto i Carabinieri nei pressi di un campo in Contrada delle Rose dove, su un albero, aveva nascosto la pistola, una Zastava calibro 7,65, trovata priva di cartucce.

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Il movente della spedizione punitiva sarebbe così riconducibile all’astio provato dall’uomo nell’ambito di dissidi familiari e relazioni interpersonali intrattenute dal genero. È così scattato l’arresto di Cassano, con l’accusa di detenzione illegale di arma clandestina. Proseguono serrate le indagini per verificare tutte le sue responsabilità in merito al grave episodio avvenuto vicino al campo sportivo di Bitonto.

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venerdì 10 Marzo 2017

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