Uno degli argomenti più discussi negli ultimi giorni sui media e sui social network è il tema dell’accoglienza. La scelta compiuta da Matteo Salvini di chiudere i porti italiani, costringendo la nave Aquarius ad attraccare in Spagna, ha innalzato drasticamente l’attenzione pubblica su uno degli aspetti maggiormente dibattutti nell’epoca moderna. Proprio oggi, si celebra la Giornata mondiale del rifugiato, con numerose iniziative di sensibilizzazione ed approfondimenti e la città di Giovinazzo ha voluto rimarcare la propria partecipazione con due appuntamenti di notevole interesse sui temi dell’immigrazione e del razzismo. Ieri sera, infatti, in sala Marano, all’interno dell’Istituto Vittorio Emanuele II, si è svolta la “prima tappa” di questo percorso, denominata “La festa del 10…“, una chiara allusione all’articolo presente nella Costituzione italiana che regola la condizione giuridica dei rifuguati.
La serata si è aperta con il componimento di Malika Ayane, “La prima cosa bella”, cantato da una ragazza del progetto Sprar, attivo a Giovinazzo da molti anni per l protezione dei richiedenti asilo. Successivamente è stato il vicesindaco Michele Sollecito ad esprimere il proprio pensiero: «Questa giornata si festeggia in tutta Italia e noi abbiamo deciso di compiere un gesto simbolico per immortalare questi bellissimi momenti. Il sindaco – ha proseguito l’assessore alle politiche sociali – consegnerà la Costituzione ai numerosi ragazzi presenti questa sera perchè la nostra Carta costituzionale ha rappresentato un punto di svolta del nostro Paese ed una delle parti principali di essa è proprio il diritto d’asilo. L’Italia non verrà mai meno alle fondamenta della Costituzione e soprattutto all’articolo 10. Ringrazio, infine, l’Anci di Bari perché si è comportata sempre in maniera professionale e soprattutto i ragazzi del progetto Sprar per la loro presenza».
LA COSTITUZIONE Uno dei momenti più emozionanti della serata è stato la consegna della Carta costituzionale italiana ai giovani presenti in Sala Marano. Un atto compiuto dal sindaco Tommaso Depalma che si è espresso così: «Giovinazzo è stata tra le prime dieci città ad aderire al progetto Sprar perchè abbiamo compreso sin dall’inizio che ogni singolo problema va affrontato nel modo corretto. Eravamo convinti che la nostra città fosse accogliente ed osservare il sorriso sul volto di questi giovani è motivo di orgoglio per noi. Dobbiamo essere in grado di convivere in maniera civile – ha chiosato il primo cittadino giovinazzese – e soprattutto trasformare le diversità in un punto di forza perchè credo fermamente che questa nazione merita di essere amata e noi tutti abbiamo il dovere di amare il posto in cui viviamo».
Al termine della serata, un rinfresco curato da Ethnic Cook ha congedato i presenti. Stasera secondo appuntamento alle 19 presso la Sala San Felice, dove si svilupperà una tavola rotonda sul tema del razzismo.