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Giovinazzo e Molfetta si alleano contro la criminalità e scrivono al Prefetto

La Redazione
Auto in fiamme
I primi cittadini delle due città hanno richiesto più presenza di forze dell'ordine sul territorio. Depalma: «Dopo la militarizzazione di Bitonto, c'è una recrudescenza di fenomeni allarmanti nei comuni limitrofi»
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Il sindaco di Giovinazzo, Tommaso Depalma, e il sindaco di Molfetta, Tommaso Minervini, scrivono una lettera congiunta al Prefetto di Bari per chiedere una presenza più massiccia di forze dell’ordine sul territorio del nord barese. La notizia contenuta in una nota diffusa dall’amministrazione comunale di Giovinazzo.

I due primi cittadini, alla luce di una inspiegabile recrudescenza di fenomeni criminali registrata in queste ultime settimane sia a Giovinazzo che a Molfetta, temono che si possa trattare della conseguenza del massiccio presidio di agenti su Bitonto dopo la sparatoria costata la vita alla povera Anna Rosa Tarantino.

«In queste ultime settimane, all’improvviso, si stanno verificando fatti di cronaca allarmanti per il nostro territorio – spiega Tommaso Depalma -. Oltre all’incendio di 9 automobili nel giro di sole 48 ore (avvenuti a Giovinazzo, ndr), i carabinieri hanno registrato rapine, furti in appartamenti, spaccate ai danni di esercizi commerciali e furti di auto. Francamente, episodi del genere non si erano mai manifestati in questa maniera così massiccia e in un così breve lasso di tempo. Io e il collega Minervini siamo allarmati, temiamo che ci possa essere una relazione con gli ultimi fatti accaduti a Bitonto e che la malavita, avendo difficoltà ad agire in questo momento in un paese presidiato dalle forze dell’ordine, si stia spostando nei comuni limitrofi. Di qui la decisione congiunta, perché vogliamo affrontare il problema facendo scudo e squadra come territorio, di scrivere al Prefetto di Bari per chiedere un incontro urgente nel quale affrontare la situazione . Ogni giorno è un bollettino di guerra, da soli non possiamo fare nulla ma certamente non intendiamo abbassare la guardia. La reazione delle comunità deve essere compatta nel rigettare il fenomeno criminale non permettendo che clan o organizzazioni malavitose possano intendere i nostri territori come nuove piazze da conquistare».

martedì 16 Gennaio 2018

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