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Azione Cattolica diocesana «Necessaria una decisione politica sullo ius soli»

La Redazione
Azione Cattolica
«Auspichiamo che le forze politiche italiane riportino questo argomento tra le priorità dei lavori parlamentari, avendo il coraggio di approvare la normativa prima delle politiche del 2018»
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Riportare lo ius soli tra le priorità dei lavori parlamentari e approvare la normativa prima delle elezioni politiche del 2018. È questo l’appello della Azione Cattolica della diocesi di Molfetta, Ruvo, Giovinazzo e Terlizzi diffuso attraverso una nota, nella quale inoltre si precisa di voler evitare strumentalizzazioni ad opera dei partiti, in concomitanza dell’avviata campagna elettorale.

«L’avvicinarsi delle elezioni politiche – scrive l’Ac diocesana -, chiede di far luce sulla legge che riguarda ilndiritto di cittadinanza per i migranti ovvero lo ius soli. Come Azione Cattolica diocesanansentiamo di dover sollecitare politici e Chiesa locale ad esprimersi. Il nostro interventonsi colloca nella direzione già indicata da Papa Francesco, circa l’importanza dinriconoscere e certificare il diritto a una nazionalità a bambine e bambini al momentondella nascita (Messaggio per la Giornata mondiale del Migrante e del Rifugiato 2018)».

LO IUS SANGUINIS «Al momento prosegue Ac -, la legge sulla cittadinanza vigente in Italia è quella introdotta nel 1992,nche prevede un’unica modalità di acquisizione della cittadinanza: lo iusnsanguinis (diritto di sangue). Per cui, un bambino è italiano se almeno uno dei genitori ènitaliano; mentre un bambino nato da genitori stranieri, anche se partorito sul territorionitaliano, può chiedere la cittadinanza solo dopo aver compiuto 18 anni e se fino a quelnmomento abbia risieduto in Italia “legalmente e ininterrottamente”. Lo Ius soli, ovvero il disegno di legge approvato alla Camera ormai alla fine del 2015,nintroduce invece nuovi criteri per ottenere la cittadinanza prima dei 18 anni».

L’ESEMPIO DI DON TONINO «Anche le città della nostra diocesi – conclude Ac – hanno storie di accoglienza molto significative allenspalle e testimoni che hanno battuto la strada dell’integrazione, come don Tonino Bello.nPertanto, come Azione Cattolica diocesana intendiamo fare informazione enchiarezza, per fornire a tutti gli strumenti per meglio comprendere la società in cuinviviamo ed evitare messaggi e interpretazioni distorti. Auspichiamo che tutte le forzenpolitiche italiane si adoperino quanto prima per riportare questo argomento tra lenpriorità dei lavori parlamentari, avendo il coraggio di approvare detta normativa primandelle politiche del 2018. Ci rivolgiamo quindi anche alle istituzioni locali, perchénprendano la parola e si attivino per essere davvero al servizio di tutti i cittadini, senzandistinzioni e limitazioni di alcun tipo».

giovedì 14 Dicembre 2017

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