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Scuola di impegno civile e politico, la “partecipazione” è il tema dell’incontro di stasera

La Redazione
Scuola di impegno civile e politico "Pino De Musso"
Interverranno Letizia Carrera e Valeria Andriano. Appuntamento alle 18 in sala San Felice
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Torna l’appuntamento con la scuola di impegno civile e politico “Pino De Musso“. Si intitola “Partecipazione, sguardi e passi per una nuova cittadinanza”, l’incontro in programma giovedì 14 dicembre in sala San Felice a partire dalle 18 organizzato da “Comitato per la salute pubblica” e “Progetto Socrate” in collaborazione con la fondazione “Gramsci Puglia”. La relazione principale sarà affidata a Letizia Carrera, docente di sociologia generale nell’Università di Bari. Previsto inoltre l’intervento di Valeria Andriano, segretaria confederale regionale della Uil Puglia e membro del comitato cittadino della Fidapa.

«Abitare in periferia – si legge in una nota diffusa dagli organizzatori dell’evento -, o magari in un piccoloncentro – per tanti, per troppi – significa ancora condanna ad uno stato di marginalità, non goderenappieno della città, dei suoi servizi, delle possibilità offerte ad una cittadinanza piena, moderna,npartecipe. Così come camminare in sicurezza per la città per una donna o per un bambino nonnsignifica la stessa cosa che per un maschio adulto, bianco, abile in quanto tale a scoprire e godere dinrisorse e chances offerte magari ad ogni ora del giorno e della notte, nelle zone più frequentate o innquelle più buie e deserte. Allo sguardo attento e partecipe di chi prova concretamente a rivendicare il proprio diritto allanpartecipazione più compiuta alla vita e al governo cittadino, la città disvela i risvolti, spessonnascosti o poco conosciuti, del proprio funzionamento: un passo indispensabile per rivendicarendiritti spesso trascurati o calpestati o per riprogettare nuove funzioni, conquistare o allargare sfere dincittadinanza. Il tutto spesso etichettato oggi dietro gli slogan accattivanti della «città smart» o «dinqualità»: scorciatoie linguistiche di progetti, spesso complessi e faticosi, di ripensamento deln«welfare» e dello «stato sociale», un insieme di settori e compiti un tempo delegati alla famiglia, alnprivato, o etichettati magari come «tempo libero» o «consumi culturali». Non c’è nulla di meglio dei quartieri e delle vie della città – del «libro di pietra» di strade enpiazze – per leggere e valutare in controluce parole e promesse della politica, giuramenti enconcrete realizzazioni dell’amministrazione umana. C’è bisogno però di un passo e di unonsguardo allenati, di lenti e occhiali adatti».

giovedì 14 Dicembre 2017

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