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PrimaVera Alternativa all’attacco: «Spesi dall’amministrazione 44mila euro in poche ore»

La Redazione
La scuola secondaria Guglielmo Marconi
Nel mirino l'incarico ad un professionista per redigere uno studio di fattibilità per l'efficientamento energetico della scuola Marconi
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La somma di 44mila euro, impegnata dal Comune per retribuire il progetto di un professionista finalizzato alla partecipazione di un bando per l’efficientamento energetico della scuola Marconi, è l’oggetto di un attacco nei confronti dell’amministrazione Depalma da parte di PrimaVera Alternativa.

I fatti – Il movimento del presidente Girolamo Capurso ha infatti riportato un episodio che risalirebbe al 20 ottobre scorso. «È accaduto che Il dirigente dell’Ufficio Tecnico – scrive PrimaVera Alternativa in una nota – abbia affidato un incarico professionale ad un architetto per un corrispettivo pari a 44.000 euro Iva inclusa (appena al limite massimo per evitare una gara pubblica). Il professionista avrebbe dovuto, previa ricognizione dello stato dei luoghi, redigere uno studio di fattibilità tecnico-economico ed un progetto esecutivo per l’efficientamento energetico della scuola “Marconi” al fine di poter partecipare ad un bando regionale (che scadeva il 21 ottobre, ossia il giorno dopo)».

A destare perplessità sarebbe la tempistica della vicenda. Quello che, per PvA, è un «un incarico complesso che necessita di numerosi sopralluoghi e di una elaborata attività progettuale che solitamente richiede qualche settimana di serio lavoro», sarebbe stato espletato dal professionista «nella stessa giornata in cui riceve l’incarico (20 ottobre)». Inoltre sempre nella stessa data, prosegue il movimento politico, l’Ufficio Tecnico avrebbe redatto il verbale di verifica degli elaborati prodotti e di conseguenza la Giunta comunale ha approvato lo studio di fattibilità ed il progetto.

PrimaVera Alternativa ha biasimato il comportamento dell’amministrazione nella vicenda per «essere arrivati come al solito alla scadenza di un bando con l’acqua alla gola ed in piena emergenza» e «per aver affidato un incarico di 44.000 euro che si è svolto in poche ore senza un bando», adombrando inoltre dubbi «sulla liceità dell’intera operazione».

giovedì 2 Novembre 2017

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