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Cambiamenti climatici, le cinque proposte di “Amici dell’Ambiente” all’amministrazione comunale

La Redazione
Pineta in Lama Castello
Tutelare la biodiversità di lama Castello, istituire il parco naturalistico, reintrodurre la flora spontanea, destinare risorse finanziarie all'ambiente e redigere un piano comunale per contrastare gli effetti negativi del clima
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Cinque proposte concrete per iniziare a combattere i cambiamenti climatici partendo da Giovinazzo. È questo l’obiettivo della lettera dell’associazione naturalistica “Amici dell’ambiente, della flora e della fauna”, consegnata all’amministrazione comunale di Giovinazzo. Un lungo documento nel quale si analizza mediante una serie di dati la pericolosità dei cambiamenti climatici per il nostro pianeta e anche per il nostro territorio.

La Puglia verso la desertificazione – «La maggior parte dei politici, ad ogni livello, non ha consapevolezza dei problemi ambientali e non fa nulla per tutelare la Terra», scrive l’associazione del presidente Volpicella. Invece la situazione non andrebbe assolutamente presa sotto gamba, a partire dall’innalzamento della temperatura globale che, secondo il rapporto del Cnr del 2015, rischia di produrre la desertificazione del 57 per cento del territorio pugliese entro il 2080. Uno stato di cose che può essere combattuto attraverso la riduzione dell’inquinamento e l’incremento della produzione di ossigeno. «Dagli anni ottanta – afferma l’associazione -, le tecniche di coltivazione dei campi si basanonsull’uso indiscriminato di pesticidi e diserbanti. Questentecniche distruggendo la flora spontanea dai campi hanno azzerato l’azione purificatrice per l’aria e la capacità dinprodurre ossigeno, fondamentali per la salute del pianeta, contribuendonindirettamente ad aumentare l’inquinamento e il riscaldamento terrestre».

Un problema infinitamente grande che però si può iniziare a contrastare da subito. «L’Amministrazione comunale – si legge nella nota – non tutelando l’area agreste della Lama Castello (per l’istituzione di un parco l’associazione ha raccolto 3628 firme consegnate nel 2016, ndr),nche si estende dal ponte della ferrovia fino ai confini con Bitonto ed ha unansuperficie stimata di 150 ettari, non hanconsentito, in un anno, di depurare anidride carbonica e di produrrencontemporaneamente ossigeno per 3.300 tonnellate; sono trascorsi due anni enl’ossigeno perso ammonta a 6.600».

Le cinque proposte – Da queste tesi nascono quindi le cinque proposte dell’associazione: far rispettare a tutti i proprietari e gestori dei terreni della Lama Castello i principi generali previsti nel Pptr che prevede la tutela della biodiversità in tutta la Lama; istituire subito il Parco Naturalistico nella zona agreste della Lama (dal ponte della ferrovia fino ai confini con il comune di Bitonto) e nelle zone indicate nella petizione, perché consentirebbe all’associazione, con la collaborazione dell’Orto Botanico dell’Università di Bari, di fornire ai proprietari dei terreni i semi per poter reintrodurre la flora spontanea distrutta dai diserbanti, considerati i tempi medio-lunghi (5 -10 anni) che impiega la natura per risanare i danni fatti; Inserire nel Dup e nei bilanci annuali le risorse necessarie per la tutela dell’ambiente e della natura che sono i pilastri della nostra casa comune “la Terra”, visto che finora nessuna Amministrazione comunale, escludendo il mandato dal 1970 al 1975, si è mai preoccupata di programmare; predisporre un sistema di seri controlli affinché venga rispettato il divieto dei diserbanti nell’area sotto tutela e in quelle sensibili, come sancisce il Piano d’Azione Nazionale (P.A.N.) già in vigore dal 2014 e promuovere incontri di educazione ambientale soprattutto con i contadini. obbligati in regime di difesa integrata a rispettare la tutela della biodiversità attraverso il “greening”, con gli alunni delle scuole, e con tutti i cittadini per creare “un nuovo rapporto” che deve basarsi sul rispetto e tutela della natura e dell’ambiente e non sul suo depauperamento; realizzare un piano comunale per contrastare i cambiamenti climatici, per il quale l’Associazione è disponibile ad offrire la sua collaborazione.

giovedì 21 Settembre 2017

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