Continua a far discutere la vicenda dell’installazione della deriva del caccia Tornado sul lungomare di Levante. Dopo l’appello dell’Osservatorio per la legalità e la difesa del bene comune, è la volta di Mosaico di Pace, la rivista promossa da Pax Christi, il movimento internazionale cattolico per la pace. Sul sito web della rivista, dirett da padre Alex Zanotelli, lo scorso 24 aprile è stato infatti stato pubblicato un articolo firmato da don Tonio Dell’Olio che chiede al Sindaco Depalma di cambiare decisione in merito all’installazione del monumento.
Dell’Olio trae spunto dall’affermazione di Ernesto Balducci («non c’è bestemmia più grande di quella di un bambino che, vedendo sfilare un carro armato in una parata militare, dica: che bello!”. Semplicemente perché si tratta di uno strumento di morte. Anche qualora dovesse essere usato per gli scopi più “nobili”»), e dopo aver descritto la vicenda (Francesco Vestito, che pilotava l’aereo, riuscì a farlo precipitare al largo delle coste della Calabria) invitando l’amministrazione comunale a tornare sui propri passi.
«Siccome – scrive Dell’Olio- la decisione è stata assunta ma non ancora realizzata, noi auspichiamo che il primo cittadino di quella città (Giovinazzo, ndr), che peraltro è parte della diocesi che fu di don Tonino Bello, ci ripensi. Ripensi, cioè, alla portata educativa, storica e ideale che una tale decisione reca con sé». Dell’Olio infine rivolge un appello anche ai cittadini, chiedendo loro di «far sentire la propria voce».
Trovo importante sottolineare tutti gli sforzi necessari per sostenere gli ideali di pace che si nutrono di parole e gesti e simboli di pace.