Un corso di formazione per le famiglie sulle fragilità. Sabato 25 febbraio alle 10 presso la Cittadella della Cultura verrà ufficialmente inaugurata la prima edizione del corso rivolto alle famiglie con parenti affetti da Alzheimer e altre demenze, organizzato da Comune di Giovinazzo, dal Centro Diurno "Gocce di Memoria" e l’associazione Alzheimer Bari.
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Dopo i saluti del sindaco, Tommaso Depalma, dell’assessore alle Politiche Sociali, Michele Sollecito, del presidente della cooperativa Anthropos, Maria Pia Cozzari, e del presidente regionale Federazione Sanità Confcooperative, Mauro Abate, interverranno Vito Montanaro, Direttore Generale Asl Ba, Teresa Di Fiandra, Direzione Generale della prevenzione sanitaria Ministero della Salute, Giancarlo Logroscino, neuroscienziato e direttore del Centro di Ricerca clinica in Neurologia dell’Università di Bari, e Michele Farina, scrittore e giornalista del Corriere della Sera. E della ‘ reti di aiuto’ parlerà Manuela Berardinelli, presidente nazionale Alzheimer Uniti.
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Il programma del corso
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Si tratta di sette incontri a cadenza quindicinale su diversi temi: il 25 febbraio si parlerà delle "reti di aiuto" con Manuela Belardinelli, presidente di Alzheimer Uniti; l'11 marzo invece spazio al tema "la diagnosi della demenza" con il dottor Bruno Brancasi del Policlinico di Bari; il 25 marzo sarà la volta della "persona con problemi di movimento" con Fiorella Grillo, fisioterapista della Lega del Filo d'Oro; il 3 aprile si discuterà di "una casa senza barriere" con l'ingegnere Tommaso Farenga; il 27 aprile invece toccherà alla "gestione della persona non autosufficiente" con la geriatra Grazia De Palo; il 6 maggio si parlerà di "caregiving delle persone con demenza" con Katia Pinto, vicepresidente Alzheimer Italia; infine il 20 maggio si discuterà di "dinamiche relazionali" con Floriana DeVanna, psicoterapeuta del Centro diurno Gocce di Memoria.
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Il corso ha anche l'obiettivo di attivare azioni di prevenzione, ridurre il senso di solitudine nella gestione del malato, aumentare la conoscenza sulla malattia e sulle modalità più idonee di gestione, favorire la conoscenza dei servizi territoriali e delle reti di aiuto disponibili e supportare coloro che si fanno carico di assistere la persona fragile.
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