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Raccolta differenziata a colloquio con l’esperto, il primo bilancio, gli obiettivi e i consigli utili

Nicola Palmiotto
Raccolta differenziata
L'ingegner Valentina Chimenti: «Il primo dato sull'umido ha permesso un risparmio sulla tariffa di conferimento. Se capita che un bidoncino non venga svuotato segnalatelo a Polizia Municipale o Urp»
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Dopo l’avvio della raccolta differenziata sono state diverse le domande e le segnalazioni che ci sono giunte dai cittadini. Abbiamo chiesto all’ingegnere Valentina Chimenti, consulente della Del Fiume, di rispondere ai principali quesiti.

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Ingegner Chimenti, qual è il bilancio della raccolta differenziata a tre giorni dall’avvio?

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«Per quanto riguarda il bilancio delle attività è un po’ presto per parlare, perché al momento abbiamo raccolto una quantità di rifiuti molto più bassa rispetto a quella che ci aspettavamo. Tra venerdì, sabato e domenica i giovinazzesi si sono disfatti di tutto quello che avevano in casa. Quindi non è stato necessario per loro esporre i bidoncini, perché non avevano ancora accumulato la quantità dei rifiuti tale da doverli esporre. Domani (oggi, ndr) ci sarà la prima vera raccolta dell’umido, perché quella di lunedì è stata una raccolta parziale. Questa cosa vale per tutte le frazioni. Anche per vetro e indifferenziata ci sono state poche esposizioni. Ma la prima settimana è così. Dalla prossima potremo iniziare a fare valutazioni un po’ più serie».

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Ci spiega come interpretare il dato diffuso dal Sindaco sul primo conferimento dell’umido?

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«Il 2,1% di impurità nella frazione dell’umido, di cui il Sindaco ha parlato, è una percentuale rilevata nell’impianto in cui conferiamo la frazione dell’umido. L’impianto ci richiede un’analisi merceologica della frazione organica conferita. Questa analisi viene fatta al primo conferimento e ogni tre mesi. Era importante che questa prima analisi andasse bene, ed è andata bene, perché una frazione merceologica corretta determina una tariffa di conferimento in impianto più bassa. Avevamo la necessità di essere al di sotto del 3% di impurità: abbiamo raggiunto l’obiettivo».

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Quali sono quindi i prossimi step per capire l’andamento della raccolta?

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«Dopo il primo mese faremo una valutazione. Tra tre mesi ci sarà però l’aggiornamento per capire dove siamo arrivati, che ci dirà un dato valido».

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Qual è la percentuale di differenziata che ci dobbiamo attendere a regime?

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«L’obiettivo è raggiungere il 60-65% di differenziata. Che è un obiettivo che raggiungeremo se si raccoglie bene la frazione umida».

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Rifiuti significa Tari. Quale sarà la conseguenza di una buona raccolta differenziata sulle tasche dei giovinazzesi?

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«Conferire meno rifiuto indifferenziato in discarica determina non soltanto il raggiungimento dell’obiettivo ma spendere meno di indifferenziato e meno di ecotassa. Al momento con una raccolta differenziata al 15% il Comune paga 25 euro a tonnellata; superando il 40% invece pagherà poco più di 5 euro a tonnellata che è un bel risparmio. In più ci sono i proventi della differenziata che al momento sono bassi. Aumentando la quantità di rifiuti recuperati aumenteranno i ricavi. Vetro, carta, plastica determinano degli introiti per il Comune».

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Cos’è la tariffazione puntuale? È prevista nel nostro comune?

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«La tariffazione puntuale significa che il cittadino dovrebbe pagare in base alla quantità di rifiuti che produce. Può essere strutturata in tanti modi. Alcuni comuni scelgono di applicare la tariffazione puntuale sulla base dei conferimenti dell’indifferenziato: si penalizza chi conferisce più frequentemente l’indifferenziato. Però questa è una valutazione che il Comune di Giovinazzo non ha ancora fatto. Si aspetta di fare una rilevazione dei primi mesi della raccolta differenziata per fare un bilancio e stabilire la struttura della tariffazione puntuale».

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Quindi nel 2018, quando pagheremo la tari per l’anno 2017, ci sarà una tariffazione puntuale?

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«È possibile che questa cosa entri già in vigore oppure no. Noi dal 1° febbraio inizieremo la lettura dei conferimenti. Quindi leggeremo tutti i bidoncini che vengono esposti. I nostri operatori saranno dotati di un braccialetto che permetterà loro di leggere il tag che è applicato. Quindi si potrà capire chi conferisce cosa. Nei condomini invece la quota di differenziata raccolta viene ripartita su tutti i condòmini».

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Il Centro comunale di raccolta. Come ovviare in attesa che venga realizzato?

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«Per la raccolta degli ingombranti rimane il servizio di ritiro gratuito due volte all’anno. Per quanto riguarda le frazioni, se si dimentica di esporre il bidoncino noi abbiamo dato un minimo di disponibilità a riceverlo qui (presso la sede della Del Fiume in via Bari, ndr), ma non possiamo stoccare i rifiuti».

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Ma, per fare un esempio, bomboletta spray, toner, lampadine dove si conferiscono?

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«La bomboletta che ha il simbolo di tossico-infiammabile finisce nell’indifferenziato. Le altre cose possono essere smaltite dai negozianti. Però si sta facendo un caso di stato sul CCR, ma la quantità di rifiuti destinata lì è molto piccola rispetto al resto».

nn

Il consiglio quindi è di rivolgersi al negoziante?

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«Quelli che sono attrezzati per farlo, lo possono fare. Diversamente vanno nell’indifferenziato».

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Alcune utenze non domestiche hanno segnalato un problema sui cartoni di imballaggio che non sarebbero stati raccolti se inseriti all’interno dei bidoni per la carta.

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«C’è stato un fraintendimento. La raccolta dei cartoni da imballaggio viene fatta come prima. Se i cartoni da imballaggio sono messi nei contenitori si incastrano e l’operatore ha difficoltà a svuotarli. I bidoni forniti in dotazione servono solo per cartoncini o carta».

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Alcuni utenti hanno segnalato che i propri bidoncini esposti non sono sarebbero stati prelevati.

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«Questa cosa è fisiologica nelle prime giornate. Gli operatori che non hanno mai fatto questo servizio devono imparare le zone. Man mano che imparano la propria zona di raccolta imparano anche ad individuare meglio il posizionamento dei contenitori. Perché può succedere che vengano messi in aree un po’ nascoste e quindi non siano visibili. Ci sono però dei comportamenti poco corretti dei cittadini che espongono un po’ tardi, quando l’operatore è già passato».

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Se capita che un bidoncino non venga svuotato, che cosa si può fare?

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«Si può fare la segnalazione alla Polizia Municipale o all’Urp. Loro ci girano tutte le segnalazioni e noi cerchiamo di intervenire il prima possibile durante l’orario di servizio».

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Sicuramente in questi giorni sarete stati inondati di telefonate per la serie “il tovagliolino dove lo metto?”. Quali sono le istruzioni per l’uso o il consiglio da dare ai cittadini per orientarsi?

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«Intanto posso dire che il 9 febbraio alle 18,30 presso la sala San Felice è stato fissato un incontro con la cittadinanza. Dal sito dell’Aro è scaricabile un dizionario in cui ci sono raccolte molte voci, altrimenti bisogna chiamare il numero verde. Però navigando su internet è facile trovare indicazioni, inoltre molti prodotti hanno sul retro l’indicazione relativa al contenitore in cui smaltirlo. Esistono anche delle applicazioni per smartphone che leggendo il codice a barre danno indicazioni su dove conferire il rifiuto. Poi ci sono domande particolari: l’altro giorno ci hanno chiamato per chiederci dove va la salvietta con cui si puliscono le zampette del cane. Per questo non esiste smartphone che te lo può dire…».

nn

E dove va conferita la salvietta per pulire le zampe del cane?

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«Nell’indifferenziato. Diciamo che basta pensarci un attimo: nell’umido va tutto ciò che attiene il cibo e materiale organico. Quindi tovaglioli sporchi di cibo, scarti di frutta e verdura, terriccio, foglie, insomma tutto quello che è composto di materiale organico. Tutto ciò che non sia carta, plastica e vetro, va nell’indifferenziato».

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giovedì 19 Gennaio 2017

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