Attualità

A Giovinazzo il primo test per un sistema innovativo di estrazione dell’olio d’oliva

La Redazione
L'innovativo macchinario ad ultrasuoni
Il macchinario, messo a punto dal Politecnico di Bari, sarà sperimentato nell'azienda "Le Tre Colonne"
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Un impianto sperimentale ad ultrasuoni per l'estrazione dell'olio. Stamattina alle 10,30 si teràà il primo test presso l’azienda agricola e partner di progetto, “Le Tre Colonne”. Il progetto nasce infatti da una collaborazione tra il Politecnico di Bari e diverse imprese pugliesi del settore. A darne notizia è lo stesso Politecnico, mediante una nota.

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Gli studi, il progetto e la realizzazione del primo impianto per una diversa estrazione dell’extra vergine d’oliva sono stati messi a punto dal Politecnico di Bari, dall’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro” in collaborazione con diverse aziende pugliesi (MBL Solutions, Auriga, DE.OL., Olearia Pazienza e Promis Biotech, Frantoio “Tre Colonne”) e ai sistretti “Tecnologico Agroalimentare Regionale” e “Produttivo della Meccanica Pugliese” grazie al sostegno del Progetto Perform Tech, dalla Regione Puglia per un investimento in ricerca pari a 2 milioni di euro.

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L’idea innovativa dei ricercatori pugliesi, trasformatasi in nuova tecnologia, sfrutta essenzialmente e congiuntamente due fattori: l’impatto degli ultrasuoni con la pasta franta delle olive e lo scambio termico. Ciò consente di migliorare la qualità del prodotto Extra Vergine estratto rispetto a quanto la tecnologia tradizionale disponibile oggi può ottenere e nel contempo offre ai frantoi una migliore efficienza per l’estrazione dell’olio con risparmio di tempi. “È un grande passo tecnologico in avanti per uno dei settori trainanti dell’agro alimentare Pugliese. L’impiego degli ultrasuoni è la nuova grande rivoluzione impiantistica dopo l’introduzione dei sistemi continui, avvenuta più di 30 anni fa”, sostiene uno degli autori del progetto, il prof. Riccardo Amirante del Politecnico di Bari. “I vantaggi dell’impiego degli ultrasuoni nel processo di estrazione riguardano anche la qualità del prodotto: l’olio estratto presenta un contenuto di molecole ad azione salutistica superiore rispetto al prodotto tradizionale, conservando tutti i pregi organolettici di un alimento di alta qualità” aggiunge la prof. Maria Lisa Clodoveo dell’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”.

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Il programma della giornata

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Dopo il test presso l'azienda le "Tre Colonne" (Cda Caldarola o Trinità s.n. S.P. 107) sono previsti gli interventi di Prof. Riccardo Amirante, Dipartimento di Meccanica, Matematica e Management – Politecnico di Bari, Prof.ssa Maria Lisa Clodoveo, Dipartimento di Scienze agro-ambientali e territoriali – Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”, Prof. Carlo Franchini, Dipartimento di Farmacia – Scienze del Farmaco – Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”.

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martedì 6 Dicembre 2016

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Alessandro Vujovic
Alessandro Vujovic
7 anni fa

Spero in futuro di poter consumare ancora la coratina di Salvatore Stallone che ritengo uno dei migliori EVOO italiani.Il processo prospettato genera una cavitazione cellulare con maggior resa in olio ma con sviluppo di calore cinetico che sono curioso di capire come verrà gestita a livello micromolecolare. Gli enzimi della lox pathway non subiscono danni? L’aroma sarà lo stesso? I consumatori cosa ne pensano degli ultrasuoni, micronde, energia elettrica pulsata…di tutta questa tecnologia per avere maggiori rese?

Maria Lisa Clodoveo
Maria Lisa Clodoveo
7 anni fa

#ultrasuoniEVOO #ultrasuoniolio

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