«L'amore è amore». La frase, twittata nel 2013 da Barack Obama all'indomani del riconoscimento negli Usa dei pieni diritti per i matrimoni contratti tra persone dello stesso sesso, riassume pienamente il senso di quello che è accaduto ieri pomeriggio a Giovinazzo. Girolamo Gagliardi e Roberto Zizza, lui 51enne di Bari e lui 49enne di Foggia, residenti in città da diversi anni, hanno pronunciato il proprio sì nella sala consiliare, davanti ad amici e parenti. È stata una bella cerimonia, sobria, molto partecipata e a tratti commovente. La prima celebrata a Giovinazzo dopo l'approvazione della legge "Cirinnà".
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«Sono un po' confuso, oggi è una giornata frenetica – ha raccontato Girolamo a GiovinazzoLive.it il giorno prima della cerimonia -. Abitiamo a Giovinazzo e ci è sembrato normale scegliere questa città. Il nostro progetto è cominciato tre anni fa e oggi ci sembra logico legalizzare questa unione. Stiamo vivendo questo momento in maniera naturale ma ci accorgiamo di essere circondati da molto affetto e di questo ne siamo sorpresi e commossi. Probabilmente le barriere sono legate a dei preconcetti, perché tutta questa gioia ci lascia di stucco ed è bello».
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Tantissima emozione anche per Roberto: «È una cosa inimmaginata solo fino a poco tempo fa, adesso si sono aperte nuove possibilità. A livello legale la nostra unione è affine al matrimonio. È un unione a 360 gradi, anzi a 359 perché manca l'obbligo di fedeltà».
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A suggellare l'unione c'era il sindaco Tommaso Depalma. «Ho celebrato questa cerimonia serenamente nel rispetto delle leggi e delle istituzioni – ha raccontato Depalma-. Queste sono cose che appartengono alla sfera privata e vanno vissute con la massima normalità. Ho apprezzato, come del resto mi capita in tutti le altre cerimonie, la scelta di volerla fare nella nostra città. Giovinazzo dimostra di essere una città come le altre che non ha paura del futuro che arriva».
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Fantastici????????????????