E' cominciata lunedì scorso e si concluderà domenica 22 settembre la Settimana Europea della Mobilità Sostenibile, un appuntamento internazionale che ha l’obiettivo di incoraggiare i cittadini all’utilizzo di mezzi di trasporto alternativi all’auto privata per gli spostamenti quotidiani.
Gli spostamenti effettuati a piedi, in bicicletta o con mezzi pubblici, infatti, rappresentano modalità di trasporto sostenibile che, oltre a ridurre le emissioni di gas inquinanti, l’inquinamento acustico e la congestione, possono giocare un ruolo importante per il benessere fisico e mentale di tutti, rendendo la vita dei cittadini più sana e sicura.
L’adesione alla Settimana rappresenta, inoltre, un’importante vetrina per gli Enti Locali, potendo concorrere al premio ufficiale della Settimana Europea della Mobilità, che viene assegnato durante una cerimonia alla presenza di rappresentanti della UE.
In moltissimi comuni Italiani, e pugliesi in particolare, sono state organizzate iniziative sul tema. L’attuale Amministrazione Comunale Giovinazzese invece, che pur ha fatto della mobilità sostenibile il leitmotiv della propria campagna elettorale, non ha organizzato nulla. La UIL Giovani Giovinazzo si chiede come mai: «Ci domandiamo il perché il nostro Comune non abbia aderito alla Settimana Europea della Mobilità Sostenibile, magari organizzando una serie di eventi volti ad accrescere la consapevolezza della cittadinanza in merito alle tematiche ambientali collegate alla mobilità e per presentare proposte alternative e sostenibili per i cittadini.
Il Comune di Bari, ad esempio, in sinergia con le associazioni ciclistiche locali, ha colto l’occasione per presentare una rete cittadina di piste ciclabili e dare il via libera alla punzonatura antifurto gratuita delle biciclette, una marchiatura della bicicletta come se avesse una vera e propria targa, con conseguente attivazione di un'anagrafe ufficiale delle biciclette baresi.
Ben venga quindi parlare di mobilità sostenibile, ma a Giovinazzo sarebbe l’ora di passare dalle parole ai fatti».
Il Sindaco, interpellato sulla questione, neanche a farlo apposta durante una passeggiata in bicicletta, risponde che, pur non avendo aderito ufficialmente all'iniziativa, la settimana in corso prevede due appuntamenti sul tema, annunciati ieri anche dal nostro portale. E aggiunge che le manifestazioni «una tantum servono a poco, questa Amministrazione Comunale si occupa di mobilità sostenibile tutti i giorni dell'anno», poichè, da quando si è insediato, Giovinazzo è stata dotata di rastrelliere per le bici, è stato chiuso il centro storico e si sta lavorando sulle piste ciclabili.
«E poi – conclude con una battuta – non voglio insistere troppo perchè in città mi dicono che ho sempre la testa alla bici».
Si parla molto di mobilità urbana e poco, in concreto, degli interventi tesi ad una mobilità sostenibile. Chi vive nell’area cittadina sperimenta, quotidianamente, solo l’acuirsi dei problemi: aumento della congestione e dell’inquinamento (grazie anche ad una scorretta segnaletica stradale), consumi di combustibile anche per la non sincronizzazione dei semafori (si pensi a Via Molfetta e Via Bari), aumento dei parcheggi a pagamento (a danno dei residenti ed in violazione al CDS) e riduzione del verde, con costi che pesano sia sulle “tasche” che sulla “salute” dei cittadini. Fanizzi
Circolare per le strade dell’area cittadina, che uno lo faccia in bici, moto o auto è pericoloso anche per la pressoché totale mancanza di segnaletica orizzontale che aumenta le probabilità di incidente. Mai pensato di integrare la segnaletica?
E’ stato chiuso il centro storico?? MA MAGARI!!! Fuori tutte le auto!
Comunque non è mettendo due rastrelliere che si fa nulla, la vera mobilità sostenibile è tutt’altro